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Spagna: condannati i leader indipendentisti catalani. Scontri tra manifestanti e polizia

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Giornata di proteste e manifestazioni in Catalogna, dopo la notizia delle condanne ai 12 leader indipendentisti finiti a processo per diversi reati per i fatti che portarono nell'ottobre 2017 alla dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna.

Dopo due anni di processo si è concluso in mattinata il processo che vedeva imputati 12 indipendentisti catalani, ex membri del governo regionale e leader di associazioni. In nove sono stati condannati per il reato di sedizione, che punisce una rivolta pubblica contro l’autorità. In quattro, tutti ex membri del governo catalano, anche per malversazione. Tre dei dodici imputati, gli unici che non si trovano già in carcere, sono stati condannati solo per il reato di disobbedienza. Nessuno è stato condannato per il reato di ribellione, che prevede l'uso della violenza.

Per i condannati per sedizione il Tribunale Supremo spagnolo ha deciso pene severe, che vanno dai 9 ai 13 anni di carcere. La pena più alta à stata comminata all'ex vicepresidente del governo catalano Oriol Junqueras, mentre l’ex presidente del parlamento catalano, Carme Forcadell, è stata condannata a 11 anni e 6 mesi.

Dopo la diffusione della notizia delle condanne, sono iniziate numerose manifestazioni di protesta a Barcellona e in altre città della Catalogna. Migliaia di persone si sono radunate all'aeroporto El Prat di Barcellona. In molti hanno raggiunto lo scalo a piedi bloccando la principale strada di accesso, dopo che la polizia aveva sospeso i mezzi pubblici per evitare assembramenti. Molti voli sono stati cancellati. Sia all'interno che fuori l'aeroporto ci sono stati scontri tra la polizia e gruppi di manifestanti, con cariche degli agenti in tenuta anti-sommossa e lanci di lacrimogeni.





Questo è un articolo pubblicato il 14-10-2019 alle 19:11 sul giornale del 15 ottobre 2019 - 699 letture