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E' morto Stefano Urlietti, una vita per il calcio. Ha fatto sognare Vigor, Jesina e Belvederese

3' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Il mondo dello sport dice addio a Stefano Urlietti, storico dirigente sportivo e talent scout del mondo del calcio. Urlietti, nato e vissuto a Belvedere Ostrense, è morto giovedì all'età di 81 anni. Una vita dedicata al calcio: come giocatore prima e come dirigente e presidente poi. Con la sua lungimiranza e con le sue indiscusse doti manageriali, aveva risollevato le sorti di tante squadre di calcio.

Dalla Vigor Senigallia, all'impresa che resterà memorabile nelle Belvederese, piccola squadra di un comune di 2.500 abitanti che dal campionato di terza categoria aveva portato nei primi anni 2000 al campionato di Eccellenza, alla Jesina. Urlietti era anche un talent scout e da sempre convinto sostenitore che il calcio dovesse puntare sulla crescita dei giovani e per questo in anni recenti fondò anche la Fontenova calcio.

Da giovane Stefano Urlietti ha miltato come calciato nella Jesina, miltando anche nel campionato di Serie D negli anni 1957-1958. Ma i suoi più grandi successi restano quelli conquistati come dirigente sportivo.

Erano gli inizi degli anni '80 quando insieme a Walter Vignoli Urlietti è stato dirigente e anche presidente della Vigor Senigallia. Erano gli anni d'oro rossoblu. In quegli anni il club vigorino vince prima il campionato di Promozione 1979-80, poi la stagione dopo vinse il campionato di Serie D e conquistanto la C2. Con Urlietti la Vigor sfiorò addirittura la C1, campionato che le fu negato per via della sconfitta nello spareccio a Modena contro il Mestre nel campionato 1981-82.

Nel 1995 inizia un nuovo capito, quello del miracolo della Belvederese. Urlietti diventa l'artefice del successo della piccola squadra del suo paese. Belvedere Ostrense. E' lui a riorganizzare la società sportiva, dando nuovo impulso e una nuova visione. La Belvederese ripartare dal campionato di 3 categoria e grazie ai contatti di Urlietti, arrivano nel piccolo centro giocatori in prestito addirittura dalla Vigor Senigallia. I successi inanellati uno dopo l'altro raggiunge la 2° categoria, poi la 1° categoria, la Promozione e l'Eccellenza. Sono sei anni di grande euforia. A Belvedere lascia il nome indissolubilmente legato alla realizzazione dei "campetti", gli impianti sportivi sportivi che fece costruire a spese proprie per i giovani del paese e che tuttora, di generazione in generazione, vengono utilizzati.

Dopo l'esperienza rossoverde, Urlietti torna alla Jesina, come dirigente al fianco del presidente Mario Chiucchiù (insieme anche ai tempi della Belvederese) nella stagione 2000-2001. Ma gli anni successivi sono tutti dedicati ai giovani. Urlietti fonda la Fonte Nuova calcio, una scuola calcio per i ragazzi dei comuni che gravitano intorno allo jesino. Il suo impegno nel calcio calcio non è mai venuto meno, anche negli ultimi tempi.

Stefano Urlietti lascia la moglie Chiara e le figlie Silvia e Martina. I funerali si terranno sabato 6 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Belvedere Ostrense.



Questo è un articolo pubblicato il 04-02-2021 alle 16:37 sul giornale del 05 febbraio 2021 - 3571 letture