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Calabria: anche Gaudio rinuncia alla nomina di Commissario alla Sanità, "Mia moglie non vuole trasferirsi"

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"Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare". È con questa motivazione, che Eugenio Gaudio, ex Rettore dell'Università 'La Sapienza', ha rinunciato all'incarico di commissario alla sanità calabrese.

Nominato lunedì 16 novembre dal Cdm, Gaudio ha avuto successivamente un colloquio col ministro Roberto Speranza, al quale ha spiegato che, per motivi strettamente personali, non avrebbe accettato la nomina a commissario della Calabria. Al quotidiano 'Repubblica', Eugenio Gaudio ha poi esplicato in concreto la base da cui è scaturita questa rinuncia: "Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore".

Ricordiamo che l'ex Rettore, è anche indagato nell'inchiesta sui concorsi all'università di Catania, e proprio su questa vicenda ha voluto rilasciare un commento: "Il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio. Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica".

Lunedi 16 novembre era arrivata la decisione del governo di nominare Gaudio, dopo una sequela di avvicendamenti iniziati con le dimissioni di Saverio Cotticelli e proseguite con quelle di Giuseppe Zuccatelli. Già in questo tourbillon di successioni, Gino Strada, fondatore dell'Ong 'Emergency', al momento della nomina di Gaudio, non aveva accettato l'invito del Governo a fare squadra con l'ex rettore. E la "trama" della sanità calabrese dunque, non ha ancora un epilogo scritto.



Questo è un articolo pubblicato il 17-11-2020 alle 15:57 sul giornale del 18 novembre 2020 - 180 letture