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Aliquote errate della Tari 2020: l'assessore Bizzarri, "Errore consapevole da parte dei funzionari, si accertino le responsabilità"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


La Tari 2021 è approdata in Consiglio Comunale e la maggioranza lancia la “bomba”. Da tempo il sindaco Massimo Olivetti aveva denunciato un errato calcolo del coefficiente applicato dalla precedente Amministrazione Mangialardi per la tassa sui rifiuti relativa al 2020, per cui i cittadini avrebbero pagato meno del dovuto. Ma in Consiglio Comunale si è andati oltre.

L'assessore al bilancio Ilaria Bizzarri, nella relazione introduttiva, punta il dito sulle “responsabilità dell'ex funzionario e dirigente che già da novembre erano a conoscenza dell'errore ma hanno taciuto”. “Funzionario e tecnico hanno preso una decisione importante, quella di tacere -ha detto la Bizzarri- e ora andranno accertate le responsabilità perchè questo errore di calcolo non è mai stato comunicato al Consiglio Comunale”.

L'errore sarebbe emerso solo nei mesi scorsi quando la Giunta avrebbe iniziato a lavorare sul bilancio 2021. “Nel 2020 le tariffe deliberate per la Tari erano sbagliate perchè è stato usato un coefficiente che ha abbassato la tariffa finale (guarda caso in tempo di campagna elettorale) ma correggendo ora questo coefficiente si è prodotto un ammanco di un milione e mezzo di euro”. Pur essendoci stata una riduzione della spesa della Tari nel 2021 di circa 800 mila euro, per via dei mancati spiaggiamenti e degli interventi lungo il fiume, questa non si tradurrà in un risparmio netto per le tasche dei cittadini proprio a causa dell'errore di calcolo della Tari nel 2020. Gli 800mila euro di costi in meno sono un risparmio, ma i cittadini non lo sentiranno per via delle aliquote sbagliate dello scorso anno e per le quali hanno erroneamente pagato meno del dovuto.

Tra l'altro proprio in questi giorni stanno arrivando a famiglie e imprese le cartelle relative alle prime due rate della Tari mentre la terza verrà saldata a dicembre. La novità riguarda una rimodulazione della quota di contribuzione. Fino a ieri l'imposta gravava per 59% sulle aziende e per il 41% sulle famiglie nonostante le imprese producano rifiuti per il 40%. L'Amministrazione ha riequilibrato i valori alzando le utenze domestiche al 45% e riducendo quelle non domestiche al 55%, assicurando che “l'impatto percepito dalle famiglie sarà minimo perchè in numero maggiore rispetto alle imprese”.

Il Comune ha introdotto anche alcuni ristori: si tratta di un fondo di circa un milione di euro per le attività economiche chiuse durante il Covid e per quelle che hanno subito perdite per il Covid e di un altro fondo da circa 340 mila euro per le famiglie in base a parametri Isee.



Questo è un articolo pubblicato il 01-07-2021 alle 00:56 sul giornale del 01 luglio 2021 - 1373 letture