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Processo per l'alluvione del 3 maggio: il Comune si costituisce parte civile

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


La Giunta si costituisce parte civile nel processo penale che vede tra gli indagati anche il sindaco Maurizio Mangialardi, per la tragica alluvione del 3 maggio 2014.

La decisione della Giunta è motivata dal fatto che il Comune di Senigallia "si considera parte lesa" a seguito della alluvione che ha provicato "danni al patrimonio pubblico per alcuni milioni di euro". Nelle delibera di Giunta è anche precisato che "l’atto di costituzione di parte civile non è sinonimo di condanna dell’operato degli imputati cui viceversa deve essere riconosciuta la presunzione di non colpevolezza tutelata dall’art. 27 della Costituzione" ma che "la costituzione come parte civile deve intendersi come atto che l’amministrazione ritiene di dover compiere in relazione all’interesse pubblico all’accertamento della verità e delle eventuali responsabilità".

Ancora da decidere se l'incarico di legale dell'ente potrà essere affidato all'avvocato del Comune Laura Amaranto (in questo momento in malattia per un infortunio) o se, in caso contrario, ricorrere ad un legale esterno.

In occasione dell'udienza preliminare del prossimo 12 novembre il gup deciderà o per il rinvio a giudizio degli otto indagati come chiesto dalla Procura o per il proscioglimento.



Questo è un articolo pubblicato il 05-11-2018 alle 15:18 sul giornale del 06 novembre 2018 - 3933 letture