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Insulti su Facebook contro la polizia locale. Il sindaco: “Siamo pronti a querelare i leoni da tastiera” [VIDEO]

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leoni da tastiera

A 2018 inoltrato, c’è ancora chi crede che social network e realtà siano cose ben distinte. Non è così, e a ribadirlo forte e chiaro è stato il sindaco di Fano Massimo Seri, reagendo con decisione ad alcuni post apparsi su Facebook negli ultimi giorni. Nel mirino è finito innanzitutto un video - che ha già totalizzato oltre 46mila visualizzazioni - pieno d’insulti gratuiti contro la polizia municipale. E seguito da una pioggia di commenti incredibilmente solidali con l’autore del filmato. Il sindaco non ci sta. Ha prima difeso a spada tratta il comando dei vigili, poi ha lanciato il suo avvertimento, dicendosi pronto a interventi di natura legale.

Meno di una settimana fa, alcuni agenti della polizia locale si sono presentati – pare per la seconda volta – a casa di un giovane fanese residente in centro, invitandolo a eliminare le erbacce di fronte a casa sua. Il ragazzo non ha gradito, e ha replicato con sarcasmo e livore attraverso un video girato con il cellulare. Un filmato decisamente offensivo nei confronti degli uomini in divisa, subito pubblicato su Facebook e condiviso nei gruppi locali. Invece che ammonirlo per i gravi insulti, diversi utenti hanno preferito rincarare la dose dandogli ragione e lanciando accuse contro persone ben precise. Citando addirittura nomi e cognomi.

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Questa mattina la risposta netta del primo cittadino. “C’è un limite a tutto. La critica ci sta – ha detto Seri -, ma gli insulti non sono tollerabili”. Il sindaco ha ricordato l’invito rivolto ai cittadini a collaborare per una migliore cura del verde. “Ci sono dei regolamenti – ha ribadito -, e chi dice che lo facciamo per fare cassa si sbaglia di grosso. La nostra è stata un’opera di sensibilizzazione, mentre i verbali emessi, per ora, sono pari a zero. Nelle Marche siamo uno dei comuni che incassa meno con le multe dovute a violazioni del codice stradale”.

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Seri si è dunque scagliato con determinazione contro i cosiddetti “leoni da tastiera”, che credono di poter dire qualsiasi cosa soltanto perché dietro a uno schermo. Ignorando il fatto, poi, che l’epoca del nickname – lo pseudonimo, in parole povere - sia pressoché finita: sui social appaiono le generalità di chi si esprime, con tutte le conseguenze del caso. “Chiedo più rispetto e collaborazione”, ha concluso Seri, ma non prima di aver lanciato un monito che non può lasciare indifferenti. Il primo cittadino ha infatti annunciato di aver incaricato l’ufficio legale di verificare se ci siano gli estremi per eventuali querele, mentre è probabile che alcuni degli offesi si difenderanno personalmente.

Dal canto suo, la comandante della polizia locale di Fano Anna Rita Montagna ha ricordato che il lavoro suo e dei suoi uomini sia quello di seguire le direttive dell’amministrazione comunale. “Facciamo il nostro dovere per garantire sicurezza e decoro, che sono le priorità stabilite dalla giunta”, ha detto. La Montagna – anticipando alcuni dati che verranno comunicati in via ufficiale nei prossimi giorni - ha poi snocciolato una serie di numeri a dimostrazione dell’impegno della polizia locale. Tra gli altri, i 160 mezzi sequestrati dall’inizio dell’anno perché sprovvisti di assicurazione, e i 38 quintali di amianto rimossi dagli edifici privati. È probabile che queste cifre non basteranno a fermare le loro zanne, ma i leoni da tastiera – come ha ricordato Seri - sono ancora in tempo per chiedere scusa.



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Questo è un articolo pubblicato il 15-05-2018 alle 16:08 sul giornale del 16 maggio 2018 - 1778 letture