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Giovanissimi e già ad alta quota: arrivano i corsi dell’Aeronautica per gli studenti fanesi (che piloteranno un aereo vero)

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Alcuni di loro guideranno prima l’aereo della macchina. E non importa se ci saranno i doppi comandi: se hai un’età compresa tra i 16 e i 20 anni, quel che conta è il brivido. L’esperienza che lascia il segno. Ed è proprio questa la fascia d’età degli studenti coinvolti nei Corsi di Cultura Aeronautica che si terranno dal 12 al 22 marzo, organizzati dalla stessa forza armata in collaborazione con l’Aero Club Fano e con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica. Lo scopo? Far conoscere un mondo – quello dell’aeronautica - che secondo gli addetti ai lavori è ancora troppo lontano dal sentire comune. Ma l’obiettivo principale è un altro: scoprire talenti, scovare i piloti del futuro.

Lo ha ribadito anche il sindaco di Fano Massimo Seri: “Bisogna creare le opportunità. Inoltre, chi viene da questo tipo formazione, nella vita può fare tutto”. Non solo brividi, dunque, ma l’assaggio di quella che è, a tutti gli effetti, una piccola grande scuola di vita. Tutto questo, poi, si svolge in un momento importante, ovvero il centenario dell’aeroporto fanese. Struttura che il primo cittadino ha definito un “gioiellino”, e che ha colpito pure i militari organizzatori del corso per la passione e per il modo in cui viene gestito.

Saranno coinvolti 250 ragazzi delle scuole superiori della città, ma le richieste sono così tante che - spazi permettendo - si potrebbe anche estendere il numero a 280. Le tante adesioni rappresentano una bella sorpresa, soprattutto perché il maltempo ha costretto a fare tutto di corsa. Ma i ragazzi hanno alzato subito le antenne, recepiscono in fretta. Un ottimo inizio per sperare di diventare piloti.

Ci sarà una graduatoria, ma guai a lasciarsi ingabbiare dalla logica del talent show. “Non sarà un concorso, ma corso vero e proprio”, hanno ripetuto più volte i fautori dell’iniziativa, in scena in cinque diverse località: prima Foligno, ora Fano, poi sarà la volta di Trento, Imperia e Cagliari. La Città della Fortuna l’ha spuntata tra tante altre candidate, e ora i ragazzi potranno vedere il luogo in cui vivono da una prospettiva diversa. Con gli occhi sgranati, e impugnando in prima persona la cloche di un SIAI-Marchetti 208. Un vero monomotore a elica. Per un quarto d’ora.

Sarà un’esperienza di volo a tutti gli effetti. Ma prima del brivido, lo studio. Ci vogliono impegno e dedizione, la teoria prima della pratica. Un’attesa che renderà ancora più vivido il ricordo di quando ci si troverà ad alta quota. Il corso prevede un approfondimento sui principi del volo e sul funzionamento dell’aeroplano. Si tratterà di una scuola guida in piena regola, con la differenza che, alla fine, si avranno i rudimenti per pilotare un velivolo, e non un’automobile. Alcuni dei partecipanti non avranno ancora in tasca la patente B, e bruciare le tappe sarà di certo un brivido in più. Durante la seconda fase, poi, i ragazzi potranno finalmente decollare sotto la guida di istruttori qualificati del 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di Guidonia.

Ma gli studenti non saranno gli unici a guardare Fano dall’alto verso il basso. Il 16 marzo ci sarà il Media Day, quando giornalisti e autorità - Seri in primis - raggiungeranno quota mille metri a bordo di uno dei sei aeromobili in prestito all’Aero Club Fano. Lo stesso club che ha svolto un ruolo cruciale nell’organizzare il tutto questo, soprattutto grazie all’impegno e alla passione del cavalier Davide Picchi, definito dal sindaco “una persona speciale oltre ogni piaggeria”. Emblematiche le parole di Picchi: “Per realizzare questa manifestazione abbiamo disturbato i vertici dello stato maggiore, che ci ha poi messo a disposizione i professionisti migliori”.

Il tenente colonnello Antonio Russo, comandante della scuola di volo di Guidonia, ha rimarcato come il corso sia in realtà un servizio per la comunità, “un modo per avvicinare i ragazzi in un momento cruciale, quello in cui si prendono decisioni per la propria vita”. In altre parole, un’opportunità in più per capire cosa fare da grandi. “Vogliamo trasmettere la nostra passione. Sarà una festa per tutti”, ha concluso Russo dopo aver detto di essere rimasto colpito dalla bellezza di Fano vista dall’alto.

Il capitano Marco Bagnato ha infine spiegato come si concluderà il tutto, vale a dire con la premiazione finale del 22 marzo al Teatro della Fortuna. I primi classificati trascorreranno un periodo presso l’aeroporto di Guidonia – dove voleranno anche su un aliante biposto - insieme ad alcuni piloti istruttori e agli studenti vincitori delle altre città. L’esperienza vale anche come alternanza scuola-lavoro. A tutti i partecipanti sarà consegnato il diploma-attestato di frequenza, che assegna un punteggio di merito valido per alcuni concorsi dell’Aeronautica Militare. Arrivare tra i primi non sarà facile, e i ragazzi non si credano avvantaggiati: in graduatoria, spesso, sono le ragazze a piazzarsi in alto. Lo dicono gli organizzatori. E non di certo perché è l’8 marzo.





Questo è un articolo pubblicato il 08-03-2018 alle 19:44 sul giornale del 09 marzo 2018 - 1144 letture