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Slovacchia: omicidio del giornalista Jan Kuciak, arrestati sette italiani

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polizia slovacca

Dieci persone, tra cui sette italiani che lavorano in Slovacchia, sono state arrestate dalla polizia in relazione all'omicidio del reporter 27enne Jan Kuciak, ucciso a colpi di pistola lo scorso 22 febbraio assieme alla fidanzata Martina Kusnirova.

Tra i fermati ci sono i fratelli Antonino, Bruno e Sebastiano Vadalà, imprenditori di origini calabresi, il cugino Pietro Catroppa, i fratelli Diego e Antonio Rodà e un secondo Pietro Catroppa.

Dei Vadalà e di altre tre famiglie calabresi, i Cinnante, i Rodà e i Catroppa, delle loro attività in Slovacchia e dei loro presunti legami con la 'ndrangheta aveva scritto Kuciak nella sua ultima inchiesta giornalistica, pubblicata mercoledì, incompleta, dal suo giornale Aktuality. Il quotidiano La Repubblica riporta che Antonino Vadalà, 43 anni, era stato condannato in passato in Italia a un anno e sei mesi per aver favorito la latitanza del boss Domenico Ventura.

Il corpo di Kuciak era stato ritrovato il 22 febbraio insieme a quello di Martina Kusnirova, anch’essa 27enne, nella sua casa di Velka Maca, nei pressi della capitale Bratislava. Erano stati uccisi con due colpi di arma da fuoco al petto e alla testa. La polizia slovacca aveva subito collegato gli omicidi al lavoro investigativo di Kuciak. Il reporter si era occupato in passato di diversi casi di corruzione, frode ed evasione fiscale legati ai fondi strutturali dell'Unione Europea e alle attività della 'ndrangheta in Slovacchia.

Le inchieste di Kuciak avevano coinvolto anche il governo slovacco guidato dal primo ministro Robert Fico e il suo partito. Nei giorni scorsi si erano dimessi il ministro della Cultura, Marek Madaric, e due stretti collaboratori di Fico, Maria Troskova e Villiam Jasan.



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Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2018 alle 15:50 sul giornale del 02 marzo 2018 - 943 letture