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comunicato stampa

Chiaravalle: PSI 'Un sifone per evitare l'esondazione del Triponzio'

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da PSI Chiaravalle


Abbiamo letto ultimamente sul giornalino del Comune di Chiaravalle gli ambiziosi programmi futuristici del Sindaco Damiano Costantini, una serie di interventi anche molto costosi per curare l’esteriorità della città, quali la sistemazione di piazze, spazi verdi, creazione di nuove strutture sportive fino alla realizzazione (chissà quando!) di una cittadella dello sport.

Noi Socialisti non siamo certamente contrari al miglioramento e all’abbellimento della città e dei suoi spazi pubblici, perché, a prescindere da chi realizza gli interventi, questi saranno poi usufruiti da tutti i cittadini. Ci chiediamo però se le notevolissime spese da sostenere per progetti faraonici, più che per i veri interessi della città, non servano agli interessi di protagonismo solitario del primo cittadino, che vuol sempre e comunque apparire come il primo della classe e unico uomo solo al comando (si possono vedere in tal senso anche i bollettini personali che appaiono sul giornalino del Comune).

Non ci sembra pertanto che la scelta di intervenire primariamente e/o esclusivamente per le migliorie della nostra città sia più giusta e necessaria rispetto alle altre tante esigenze presenti sul territorio. Noi Socialisti siamo profondamente convinti che prima di tutto occorra intervenire sui bisogni più urgenti, e qualche volta drammatici delle persone, quali il lavoro e la sicurezza sociale e ambientale.
Nei programmi ambiziosi dell’Amministrazione non abbiamo visto proposte, progetti ecc. per la creazione di opportunità di lavoro con agevolazioni e/o incentivi a coloro che, specialmente giovani, vogliono creare o continuare un’attività produttiva, né interventi finalizzati alla sacrosanta messa in sicurezza idrogeologica da calamità naturali che potrebbero presentarsi (e si sono già presentate drammaticamente) al verificarsi di forti piogge con conseguenti accumuli di acqua.

Riteniamo essere soltanto palliativi, perché non risolvono il problema alla radice, decisioni come quella che non permette più la costruzione di garage interrati nelle abitazioni oppure ripulire le sponde del torrente Triponzio, che, se è di effetto estetico positivo, può essere addirittura controproducente e pericoloso al verificarsi di piene importanti in quanto si va ad aumentare il flusso e la portata dell’acqua che, quando giunge a delle strettoie arriva anche ad esondare.
Di questi punti altamente critici ne abbiamo uno in particolare che è costituito dall’attraversamento del torrente Triponzio all’interno di Chiaravalle: è il ponticello “sopra” cui scorre il vallato che è posto in prossimità del ponte di legno realizzato pochi anni fa contestualmente alla pista ciclabile che costeggia il fiume Esino.

Quel ponticello è un pericolosissimo ostacolo per il flusso dell’acqua in piena che, quando vi arriva, in parte continua a scorrere e a gettarsi nel fiume, in parte va a sbattere sulle arcate oltrepassandole per finire a colpire il ponte di legno e dunque danneggiandolo, ma soprattutto l’acqua che non riesce a passare determina il rigonfiamento del flusso a monte, con il rischio concreto di provocare esondazioni ( effetto tappo ) all’altezza della copertura del Triponzio stesso, in particolare in via della Repubblica e in viale della Vittoria.

L’unico modo, e in questo senso avanziamo la nostra proposta per risolvere il problema, è demolire il ponticello e far passare l’acqua del vallato sotto l’alveo del Triponzio mediante i posizionamento di un cosiddetto “sifone“, che appositamente realizzato sarebbe perfettamente funzionale allo scopo. Il costo di tale opera è notevolmente inferiore a quanto si sta spendendo per quei progetti faraonici di cui sopra, come la sistemazione di Piazza Mazzini e la ristrutturazione del Campo Boario.

Riteniamo quindi che sia doveroso da parte di chi amministra prendersi carico di questa situazione, operando per la sua definitiva eliminazione e non confidare soltanto sulla buona sorte meteorologica. Siamo sicuri che i cittadini di Chiaravalle, a conoscenza di tutti i fatti e delle priorità necessarie per garantire la piena sicurezza del territorio, sapranno valutare qual è la cosa migliore e più urgente da mettere in cantiere.

In conclusione, ci rivolgiamo a tutta l’Amministrazione e al Sindaco in particolare, ricordando che, oltre occuparsi di opere che si “vedono”, è altrettanto opportuno e sicuramente prioritario occuparsi di cose che servono.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-03-2018 alle 18:29 sul giornale del 16 marzo 2018 - 2629 letture