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Macerata: in 30mila in piazza per No al razzismo

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Erano in 30mila, secondo gli organizzatori, a manifestare a Macerata contro il razzismo.

Ha preso il via dai giardini Diaz, in una Macerata blindata, intorno alle 14.30 il corteo, organizzato dei centri sociali, contro il razzismo e il fascismo dopo i recenti fatti di cronaca che hanno interessato la città marchigiana. Alla manifestazione hanno aderito anche Liberi e Uguali ma non il Pd, nè l'Anpi.

Si è svolta in maniera del tutto pacifica, nonostante i timori della vigilia, la manifestazione che ha visto partecipanti da tutta Italia. Un corteo per manifestare la propria solidarietà agli immigrati che proprio una settimana prima Luca Traini aveva deciso di colpire per "vendicare" la morte di Pamela Mastropietro.

Unica nota stonata, alcuni cori dei giovani dei centri sociali veneti inneggiante alle Foibe, tragedia a cui proprio sabato era dedicato il Giorno del Ricordo.

Un corteo, quello di Macerata, che il sindaco della città Romano Carancini, aveva chiesto di annullare, ma che ha ottenuto l'autorizzazione della Prefettura. In città pochi i negozi aperti fin dal mattino, strade deserte, dopo la decisione del primo cittadino di tenere le scuole chiuse.

Diversi gli esercizi commerciali che nel timore di danneggiamenti avevano serrato i portoni con catene e tavole di legno. Timori della vigilia alimentati anche dal ritrovameto nelle ore precedenti alla manifestazione, in un seminterrato, a ridosso delle mura cittadine, alcune mazze. La manifestazione, che ha visto una numerosa partecipazione, si è svolta invece in modo regolare senza incidenti.



Questo è un articolo pubblicato il 10-02-2018 alle 14:05 sul giornale del 12 febbraio 2018 - 863 letture