Pasqui all'assemblea pubblica: "Siamo ancora in piena emergenza, il cratere va rivisto"

4' di lettura 26/01/2018 - Tantissime domande da parte del pubblico e altrettante risposte da parte del sindaco Gianluca Pasqui, del suo vice Roberto Lucarelli, ma anche del personale tecnico del Comune di Camerino.

Questo il senso dell'incontro di giovedì sera presso l'aula magna del polo scolastico di San Paolo: favorire un dialogo tra l'amministrazione e i cittadini, ma anche fare chiarezza sull'evoluzione dei fatti.

Fatti e numeri che parlano chiaro. Tra zona rossa e le zero Sae consegnate, Camerino è ancora in piena emergenza. A dirlo è lo stesso sindaco, che nella parte iniziale dell'assemblea ha parlato soprattutto delle messe in sicurezza nel centro storico. "Abbiamo la zona rossa più grande in assoluto di tutto il cratere, noi ne siamo consapevoli ma tutte le altre istituzioni sembra di no - spiega Pasqui - Non c'è nessuna volontà di tenere la zona rossa, però servono messe in sicurezza perché senza queste non partirà la ricostruzione a causa del pericolo di ingresso. Ci sono normative che regolano i fondi dell'ente per fare questi lavori e per consentire la riapertura, ma se i soldi non arrivano ci sono situazioni di stallo come qui a Camerino. In tutto servono circa 6 milioni per le messe in sicurezza in centro e senza questi soldi è difficile proseguire. Nonostante questo siamo ripartiti e abbiamo ricevuto delle rassicurazioni, ma per ora sono solo parole"

Nella zona rossa di Camerino ci sono in tutto 40 strutture agibili, situate nel centro a macchia di leopardo. "E' difficile rendere accessibili questi immobili, ma il discorso è sempre lo stesso - ammette il sindaco - Come si fa a puntellare una città se non ti danno i soldi? Siamo ancora in piena e assoluta emergenza, la ricostruzione verrà dopo".

Si è parlato anche del piano Cucinella, uno schema per ripartire con la ricostruzione creato dopo mesi di lavoro da parte del team dell'architetto. Il periodo a disposizione dell'archistar e dei suoi allievi è scaduto, ora bisognerà rifare il bando per riassegnare la seconda parte del lavoro. "Possiamo andare avanti con la deroga - commenta Pasqui - Ricordo che siamo partiti dando l'incarico grazie al Comune, ma per ora la seconda parte non può andare avanti per incarico diretto. Ci sarà bando e il lavoro non si fermerà qui, magari alla gara parteciperà anche lo studio di Cucinella".

Non sono poi mancate le polemiche legate al cosiddetto cratere sismico. "La ricostruzione durerà 20 anni minimo - afferma il primo cittadino - ma se non si va a rivedere il cratere sismico non si va da nessuna parte; la stessa medicina per tutti è impensabile. Quando mi dicono che sono assente agli incontri con gli altri amministratori è perché non posso perdere pomeriggi interi per sentire chi ha una crepa alla scuola quando io scuola non c'è l'ho più e ho una comunità intera ferita dentro. Il sindaco del capoluogo di provincia (Carancini, ndr) mi ha addirittura rimproverato per le mie parole alla Camera dei Deputati in cui denunciavo il fatto che il cratere è uguale per tutti e invece andrebbe diversificato."

Sulle aree Sae invece il sindaco ha ammesso che dopo l'indicazione delle aree ("tornando indietro risceglierei le stesse" ha commentato Pasqui) il Comune ha potuto fare ben poco. "I ritardi non sono sicuramente colpa del Comune - commenta il primo cittadino - se ci sono problemi veramente importanti a livello tecnico mi sento di dire che non sono comunque colpa di nessuno. Sulle aree indicate dico che abbiamo scelto quelle zone per non allontanare i cittadini dal centro e dalle loro case, purtroppo i terreni a Camerino hanno tutti delle prescrizioni, addirittura l'area di Vallicelle che pensavamo fosse quella più idonea, è risultata quella con maggiori problemi."

All'appello mancano 311 Sae per 12 aree. "118 Sae sono pronte e già arredate, ma manca la terza fase, ovvero quella dell'urbanizzazione - spiega ancora il sindaco Pasqui - Quando si fanno paragoni con altre città si fa male a Camerino. Il sindaco ha diversi poteri ma non tutti, sulle Sae ad esempio se avessi avuto la possibilità avrei agito diversamente" ha concluso riferendosi ai boiler installati sui tetti o alla scelta di farle su un solo piano.

Si è parlato poi della farmacia comunale, che andrà nel nuovo centro commerciale, della caserma e del carcere. Per la caserma sono stati predisposti 5 milioni di euro per una nuova struttura e 2 milioni per la sistemazione della vecchia. Il carcere invece per l'amministrazione camerte resta un punto interrogativo perché i 4 milioni stanziati sembrano pochi per una nuova struttura. "Forse sono solo per uno stralcio, dobbiamo approfondire" ha commentato Pasqui. Anche in questo caso sono stati improntati 2 milioni di euro per la ristrutturazione del vecchio edificio in centro storico. Buone notizie, infine, potrebbero poi arrivare nei prossimi giorni per l'area del Collegio San Paolo. In quella struttura dovrebbe delocalizzare l'Hotel Roma.

(nella foto sotto la consegna di una tela da parte del fotografo Conti al Comune di Camerino, clicca sull'immagine per ingrandire)








Questo è un articolo pubblicato il 26-01-2018 alle 10:49 sul giornale del 27 gennaio 2018 - 1669 letture

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