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Numero chiuso e niente superalcolici: Carnevale 2018, la sicurezza prima di tutto

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Bello da vedere, dolce da gustare. E, soprattutto, estremamente sicuro. Almeno nelle intenzioni, lo slogan del Carnevale di Fano dovrebbe aggiornarsi alla luce delle tante disposizioni adottate per garantire l’incolumità dei partecipanti. Un’edizione a suo modo “blindata”, ma gli organizzatori sono certi che questo non inciderà sul fattore principale: il divertimento dei presenti. Che non potranno essere più di 13mila alla volta. E che, se avranno voglia di una birra, di un bicchiere di vino o di una bibita qualsiasi, dovranno affidarsi a contenitori che non siano di vetro. Per un eventuale cocktail, invece, dovranno inevitabilmente aspettare la sera.

Lo spauracchio del terrorismo ha lasciato il segno, e i fatti di Piazza San Carlo a Torino non hanno di certo aiutato. La sicurezza è sempre più un’urgenza, e le regole per garantirla si sono fatte più stringenti. La Prefettura di Pesaro e Urbino ha infatti imposto un limite massimo di affluenza, a una manifestazione che ha sempre puntato parecchio sui suoi numeri a effetto. Il tetto da non superare è quello delle 15mila persone, ma se si considerano gli oltre 1600 che stazioneranno sulle tribune a pagamento, il numero dei “viandanti” in maschera si riduce a circa 13mila. Il controllo sarà capillare, grazie ai contapersone appositamente installati a ogni varco. Ogni venti minuti, gli addetti si confronteranno tra loro per verificare se il limite sia stato o meno superato: se sì, l’accesso verrà temporaneamente bloccato in attesa che qualcuno esca dal circuito e lasci il “posto” a qualcun altro. Non è un caso se la stessa Carnevalesca ha suggerito di non arrivare troppo tardi per evitare l’inconveniente di dover attendere fuori.

Più controlli equivale all’impiego di un personale più numeroso. Ai vari accessi il numero degli addetti raddoppierà rispetto allo scorso anno. Aumenteranno sensibilmente anche gli uomini della Protezione Civile, così come il personale medico. Immancabili le ambulanze lungo il viale: saranno tre.

La scure della sicurezza ha inciso anche sul posizionamento delle attrazioni, tra cui la tanto discussa ruota panoramica. Questa, insieme al Brucomela, sta già occupando il parcheggio dello Sferisterio (ex-capannoni di Carnevale), dividendo la città tra favorevoli e contrari: da un lato chi riesce a cogliere l’opportunità di un divertimento ulteriore rispetto agli altri anni – così come l’impossibilità dell’Ente Carnevalesca di posizionare le “giostre” altrove -, dall’altro i commercianti del centro, i residenti delle vie adiacenti e i polemisti dalla tastiera facile che si sfogano sui social. Ma le attrazioni devono stare fuori dal percorso. A imporre tutto questo è stata ancora una volta la Prefettura.

In un primo momento sembrava proibito pure il fumo, impedendo a chiunque di accendersi una sigaretta lungo il circuito del Carnevale, e costringendo gli organizzatori a vigilare sui presenti anche in questo senso. Una diktat improbabile e di difficile gestione che la Prefettura ha poi smentito. E gli alcolici? Il sindaco Massimo Seri, su indicazione della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (CPVLPS) ha emesso un’ordinanza proprio a tale proposito. Le bevande - vino, birra, ma anche una semplice aranciata - non potranno essere vendute, somministrate o consumate all’interno di bottiglie o bicchieri di vetro. Lungo il percorso i superalcolici sono proprio messi al bando, e non si sentano esclusi i locali adiacenti all’area del Carnevale: se anche solo uno degli accessi si affaccia sul circuito, tutti i divieti legati alla vendita e al consumo di bevande – validi tra le 14:30 e le 20 delle tre domeniche - riguardano anche loro.





Questo è un articolo pubblicato il 25-01-2018 alle 15:37 sul giornale del 26 gennaio 2018 - 1236 letture