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Stop a manifestazioni nazi-fasciste: niente suolo pubblico per eventi e cortei contro la Costituzione

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Niente più manifestazioni ad ispirazione nazi-fascista e ad ogni forma di discriminazione personale e sociale. E' questo il principio che il Comune intende riaffermare attraverso l'introduzione del divieto di utilizzare suolo e spazi pubblici a chi contravviene ai “principi della Costituzione Repubblicana”.

Giovedì in Consiglio Comunale approderà la mozione che vede il sindaco Maurizio Mangialardi primo firmatario e presentata dai consiglieri di Adriano Brucchini, Luca Santarelli (Pd), Vilma Profili (Obiettivo Comune), Nausicaa Fileri (Città Futura), Mauro Gregorini (Art.1 – Mdp) che impegna l' “Amministrazione a non concedere spazi o suolo pubblici a coloro i quali non garantiscano, con esplicita dichiarazione, di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando o praticando comportamenti fascisti, razzisti ed ogni grave forma di discriminazione sociale e di genere”. Se la mozione verrà approvata il regolamenti comunali verranno adeguati “laddove fossero carenti, vincolando l'utilizzo del suolo pubblico”.

Il Comune quindi potrebbe dopo l'approvazione della mozione negare l'uso di spazi pubblici per manifestazioni, cortei ed eventi che vengano in qualche modo riconducibili a soggetti o movimenti che “si ispirano o sono legati a nuove forme di fascismo e nazifascimo e ogni altra forma di discriminazione”. Un provvedimento che arriva dopo un acceso dibattito innescatosi lo scorso aprile a seguito di una manifestazione organizzata per le vie del centro storico da CasaPound. Un sabato pomeriggio che, a seguito del raduno di esponenti di CasaPound provenienti da tutta le Regione, aveva trasformato corso II giugno in un centro militarizzato.

Subito seguirono le reazioni di partiti politici della sinistra, a cominciare da Rifondazione Comunista, che fin da subito aveva denunciato il fatto che “una città con lunghe e consolidate tradizioni democratiche e popolari, amministrazioni che vantano nello statuto i valori alti della Costituzione e dell’antifascismo non può tollerare il vilipendio di questi valori e l’esibizione di simboli e slogan razzisti e fascisti nelle sue piazze”. A distanza di alcuni mesi l'Amministrazione passa all'azione con un provvedimento mai introdotto prima.



Questo è un articolo pubblicato il 28-11-2017 alle 23:40 sul giornale del 29 novembre 2017 - 1081 letture