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Chiaravalle: Rc 'Contro la propaganda del sindaco, rotatoria più bella'

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dal Partito della Rifondazione Comunista Chiaravalle


Piazza Mazzini a Chiaravalle

In queste ore i cittadini stanno ricevendo, per la seconda volta in pochi mesi, un elegante (e immaginiamo costoso) giornalino illustrativo dei lavori di “riqualificazione e abbellimento” di Piazza Mazzini corredato di dati tecnici, considerazioni politiche e la foto di tre quarti del sindaco.

Una buona cosa, informare è un dovere di ogni attenta amministrazione, tanto più che a Chiaravalle non è consuetudine frequente, basti ricordare che il bilancio non ha avuto nemmeno l’opportunità di un’assemblea consultiva o che la recente adesione alla cessione del settore energia di Multiservizi ad una società extraregionale che quoterà in borsa questo settore (in pratica una privatizzazione) non è stata discussa nemmeno in consiglio comunale.

Al di là dell’enfasi e degli aggettivi, l’intervento in sé non è gran cosa, 2/300 metri in più di pedonalizzazione ristrutturata (per altro già inibiti al traffico dalle strisce di una sbiadita segnaletica orizzontale), la risistemazione delle aiuole, la ripulitura del monumento ai Caduti, un paio di fontanelle e la pavimentazione dei sentieri, il resto coniugato al futuro, senza però tempistiche e finanziamenti certi. Poi nel giornaletto considerazioni sul percorso ”partecipato” che ha portato a queste scelte e l’attenzione prestata ai suggerimenti dei cittadini e delle associazioni che hanno voluto portare il contributo di qualche idea. Un’attenzione distratta, ci viene da dire, perché oltre alla polemica con alcune altrettanto futuribili proposte, oltre alla giustificazione per una serie di scelte che hanno visto la viabilità delle vie afferenti alla piazza ( De Amicis e Rinascita) variare più volte con tanto di comiche inaugurazioni, la segnaletica per i parcheggi spostarsi a destra e manca tanto da somigliare ad un’opera di Mondrian, l’apparizione e la scomparsa di piste ciclabili, si omette però di spiegare perché proposte ed osservazioni più minimali non siano state prese in considerazione.

La nostra, ad esempio, che consisteva, semplicemente, nell’eliminazione dei parcheggi lato destro uscendo dal Corso (per meglio chiarire quelli antistanti i circoli Arci e Fenalc), 24 per la precisione, onde pedonalizzare per intero quello spazio, almeno 1000 metri in più. Se si voleva e si vuole davvero restituire alla città uno spazio alla socialità trasformandola da “mera rotatoria” in agorà se non si ha fantasia ed intelligenza bisognerebbe avere almeno coraggio di modificare lo “status quo” e l’umiltà di accogliere suggerimenti semplici, e nel nostro caso, per nulla onerosi. Così infatti, avendo scelto il compromesso, più che riqualificazione, sarà un” imbiancatura dei sepolcri” e quel luogo resterà, chissà per quanto ancora una rotatoria, per quanto più bella.



Piazza Mazzini a Chiaravalle

Questo è un articolo pubblicato il 25-11-2017 alle 11:13 sul giornale del 27 novembre 2017 - 2199 letture