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Vaccini: la mozione di Senigallia Bene Comune respinta ma il Consiglio Comunale si scalda

2' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


La mozione presentata dal consigliere di Senigallia Bene Comune Giorgio Sartini accede gli animi ma non quelli dei no vax. In Consiglio Comunale giovedì sera si è discusso di vaccini. E come c'era da immaginarselo le polemiche non sono mancate.

Nonostante la nutrita presenza di pubblico in aula “favorelvoli alla libertà di scelta”, che ha assistito al dibattito sui vaccini limitandosi a brusii e mormorii ma in modo assolutamente pacifico, a creare scompiglio sono stati gli attacchi alla mozione e anche al suo propositore. La mozione è stata alla fine bocciata con 17 voti contrari, 5 astensioni e il voto favorevole del solo Sartini che, nel suo intervento, chiedeva tra le altre cose “di interloquire con l'Asur per interrompere la somministrazione del vaccino Hexa” e di “istituire un tavolo tecnico per una corretta interpretazione” sulla legge nazionale dell'obbligo vaccinale.

“Chiediamo di diffondere una corretta informazione che includa anche le controindicazioni vaccinali -ha detto Sartini nel suo intervento- e sarebbe opportuna anche una adeguata anamnesi pre-vaccinale prima di sottoporre i bambini ai vaccini stessi”. La mozione di Sartini ha sollevato le reazioni, negative, non solo della maggioranza ma anche di una parte dell'opposizione. A cominciare da Riccardo Mandolini, del M5S, che ha definito “gravissima e pericolosossima la mozione” di Sartini che “incita alla sospensione dei vaccini” e lo invita a rassegnare le dimissioni. Parole dure anche dal Partito Democratico. La presidente della commissione sanità Margherita Angeletti ha ribadito l'importanza di una "corretta informazione perchè i vaccini non provocano autismo" e "l'ipotesi delle prove allergiche prima della somministrazione dei vaccini non è assolutamente praticabile dal momento che lo si dovrebbe fare prima di assumere qualunque farmaco”.

A respingere la mozione di Sartini non è solo tutto il Partito Democratico ma anche la Città Futura e lo stesso assessore Carlo Girolametti che precisa che “non ci si può improvvisare su un tema così delicato e non si può accettare una mozione che va contro la stessa legge dello Stato”. Mozione bocciata anche da Maurizio Perini, che la giudica “pericolosissima”. Spaccato al voto il M5S con le astensioni della Martinangeli e della Palma (che avrebbero preferito il rinvio in commissione della pratica) così come i consiglieri dell'Unione Civica Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini, che si sono astenuti per lo stesso motivo.



Questo è un articolo pubblicato il 26-10-2017 alle 23:53 sul giornale del 27 ottobre 2017 - 1524 letture