Marche IGP, Pieralisi: 'Grande opportunità per la regione ed i suoi produttori di olio'

Il titolo di Indicazione Geografica Protetta all'olio extra vergine di oliva è realtà, e se ne parla da una settimana, da quando il ministero delle politiche agricole, ambientali e forestali ha autorizzato l'avvio dell'iter per il riconoscimento dell'iscrizione alla IGP Marche.

In sostanza, da oggi tutte le aziende che producono olio extra vergine di oliva nel territorio marchigiano potranno chiedere l'iscrizione a IGP Marche, ovviamente se ne faranno domanda e se rispetteranno i requisiti richiesti.

Come e quando, ce lo spiega Andrea Pieralisi, amministratore delegato di Monteschiavo e Tenute Pieralisi. “E’ nata l’esigenza nelle Marche di valorizzare le biodiversità locali, ossia la qualità di frutto diverso e e degli oli. La marche hanno presentato alla Comunità Europea una richiesta cosiddetta di “notorietà”: seguendo un iter storico si è infatti dimostrato che addirittura ai tempi del Papa le cultivar del nostro territorio venivano date anche allo Stato Pontificio. Per notorietà la comunità europea ha concesso l’indicazione geografica protetta per l’olio delle Marche e sono circa una decina i cultivar ammessi (ossia le qualità della pianta, ndr). Ora tutte le aziende agricole si potranno certificare, finalmente superata un po’ di lentezza burocratica". Difatti il Ministero preposto ha aperto questa possibilità ai produttori marchigiani solo una settimana fa.

Il lavoro ora passa agli ispettori dell’ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche) che è l’unica società pubblica autorizzata per la certificazione delle IGP. "L'Assam ha iniziato a certificate le aziende in questi giorni, l’auspicio è che tutti intraprendano l’iter di certificazione, che è volontario". Tenute Pieralisi/Monteschiavo che detiene 49 ettari e 30mila piante di olivo, ha presentato immediatamente dopo l'ok del ministero la propria domanda. "Aspettiamo, crediamo sia una valorizzazione ulteriore e molto importante per la nostra regione".