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Ancona avrà il suo lungomare. Delrio: "La geografia è un destino". Bando e cantiere subito

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Ancona, città dalla conformazione a gomito che si affaccia sul mare, avrà il suo lungomare nord. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio mette la firma e dichiara: "La geografia è un destino". Bando e cantiere subito entro il primo semestre del 2018. Il video

Un'investimento di circa 40 milioni di euro quello sul tavolo del Lungomare Nord. Circa 10 milioni di euro saranno finanziati dall’Autorità Portuale, per 2,8 dalla Regione Marche attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale e per la restante parte dal Contratto di Programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e RFI. Una sopresa anche per il ministro Delrio, proveniente dall'ambito della ricerca e dunque critico in generale sulle ipotesi, per la maggior parte non sostenibili, di finanziamento. “Solo il 5% delle proposte sulla mia scrivania viene effettivamente finanziato” spiega il Ministro alle infrastrutture Graziano Delrio alla platea della Loggia dei Mercanti, riunitasi Giovedì 12 Ottobre, per l'incontro sulle strategie portuali “Questo perché il 95% non è economicamente sostenibile o realizzabile. Quando arrivano invece proposte di imprenditori e amministrazioni serie come quelle di Ancona la firma dell'avallo arriva sempre”.

Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti è venuto infatti ad Ancona per rendere concreti gli impegni presi 8 mesi fa con la dichiarazione d'intenti e divenuti oggi un finanziamento che produrrà un potenziamento della ferrovia adriatica e la costituzione di un Lungomare are Nord, per il capoluogo Dorico. Gli impegni presi vedono un finanziamento complessivo di oltre 40 milioni di euro e la fine dei lavori entro il 2020, ma sembra essere solo l'inizio di un piano di sviluppo che modificherà il volto della città verso nord.

All'incontro il Ministro interrogato sui destini del porto, alla presenza delle autorità rappresentate dal Sindaco Mancinelli, il Presidente della Regione Ceriscioli, il presidente di Autorità Portuali Giampieri e i rappresentanti di Fincantieri, Msc Cruises e Ferretti Group ha indicato come lo sviluppo delle infrastrutture a nord della città si strettamente collegate con una strategia a lungo termine sul porto di Ancona.

In particolare la ferrovia, che vedrà la propria linea potenziata verso Nord, rientrerà all'interno di una strategia nazionale che il Ministro definisce “dell'ultimo miglio. Dobbiamo pensare non come a far arrivare meglio i camion dentro il porto, ma a come farne arrivare meno. La risposta è portare i binari fino dentro il porto. Il mercato ci sta chiedendo un trasporto più ecologico e il binario è la risposta a questa domanda”.

“La sinergia” diventa il tema dell'incontro, sinergia tra le autorità del Porto e quelle comunali, regionali e nazionali, tra il pubblico e il privato, tra le strategie dei porti italiani. Un sistema che sta dimostrando fattivamente la sua efficacia con una crescita sensibile testimoniata da tutti i partecipanti all'incontro. “Solo cinque anni fa il porto, come il paese era in crisi economica e in stasi” testimonia il il presidente della Camera di Commercio di Ancona Cataldi “oggi l'aria è decisamente diversa, il porto vive un momento di vivacità, che risveglia la fiducia di tutti”. Una vivacità che per la città si traduce per prima cosa in lavoro, come apprezzato dall'intervento del Sindaco di Ancona: “Grandi investimenti stanno arrivando; Lavoro, lavoro, lavoro!”. Certezze che si concretizzano per l'avvocato Valeria Mancinelli e la sua squadra, in primis l'assessore Ida Simonella. “Come annunciato, abbiamo firmato per il Lungomare Nord alla presenza del Ministro Graziano Delrio. Certezze. E ottimi presupposti per ottene finanziamenti relativi all'ampliamento della banchina Fincantieri e il banchinamento dell'area destinata alle crociere. Faremo tutto quanto necessario per sostenere il porto in questi due grandi progetti di sviluppo. L'ho detto pubblicamente. Perché, prima di tutto, questo significa lavoro, lavoro, lavoro.”

“Ora vediamo i frutti dell'impegno straordinario investito nel porto negli scorsi anni” sostiene il presidente Ceriscioli: “Il porto di Ancona è diventato un esempio a livello nazionale di come l'infrastruttura si centrale nella crescita, riuscendo a realizzare grandi cose in poco tempo”. Una crescita che secondo il presidente di Autorità Portuali ha nella collaborazione che si è riusciti a costituire tra i vari enti e autorità il centro del proprio successo: “Tutti i punti di vista andavano verso un obiettivo comune ed erano concordi sul modo migliore di raggiungerlo. Accettare la responsabili etica di cambiare Ancona e cambiarla in meglio. Se il mercato non percepisce questa sincronia tra amministrazione e commercio semplicemente se ne va in una altro porto”.

Al di là degli obiettivi raggiunti le ambizioni future ci sono, ma dovranno concretizzarsi. A partire dalla variante nord che dovrebbe collegare il porto all'autostrada, per la quale lo stesso Delrio consiglia di “ridimensionare le aspettative, meglio un progetto più modesto in 3 anni che una grande opera in 30” e i futuri investimenti con Fincantieri, pronta ad aumentare i moli per il carenaggio delle navi CNR, che dal crisi profonda in cui versava 5 anni fa si ritrova oggi ad essere la punta di diamante del prestigioso gruppo Ferretti, e MSC che sempre più punta sul porto turistico di Ancona come futuro home port delle suoi palazzi galleggianti. "La sfida è davanti" ne è certo anche l'Ad Fincantieri Bono che ha promesso il suo appoggio, ma a certe condizioni.

Un futuro roseo per la Blue Economy dorica, se saprà approfittare della ricetta del Ministro: primo un strategia chiara, che risponda alla vocazione verso Est della città di Ancona. Secondo delle infrastrutture che siano all'altezza di porto centrale del Adriatico, ruolo a cui Ancona deve e può ambire.





Questo è un articolo pubblicato il 12-10-2017 alle 19:13 sul giornale del 14 ottobre 2017 - 3256 letture