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Lido, auto in sosta nel mirino dei ladri. Lo sfogo: “Derubato due volte in pochi giorni”

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Auto ripulite come per magia. Nessun segno di effrazione, nessun buco. Niente. Eppure vengono aperte, svuotate di ogni cosa. Occhiali da sole, monete sparse, persino un bite. Sono senza ritegno i ladri che stanno prendendo di mira la zona Lido, a Fano. Nottetempo aprono le vetture parcheggiate senza lasciarvi sopra alcuna traccia. Sembra che utilizzino un telecomando ad hoc per aprire e richiudere le auto. E che nel loro mirino siano finite quelle un po’ più lussuose delle altre. È quanto denunciato da Alberto Longarini – e non solo -, vittima di due furti analoghi in appena quattro giorni.

“Sabato e mercoledì mi hanno aperto la macchina – ha raccontato esasperato -, sempre prima delle 3 di notte, e sempre in zona Lido. Sono disperato. La prima volta me l’hanno ripulita portandomi via gli occhiali da sole e qualche spicciolo, la seconda il borsello con alcuni effetti personali e persino il bite, l’apparecchio per i denti che uso la notte. L’entità del furto è risibile, ma questa storia è diventata una piaga”.

La prima sera, Alberto, aveva parcheggiato in via Spontini, la strada che – lato mare – costeggia la ferrovia. La seconda, invece, nel parcheggio di Piazzale Amendola, di fronte all’hotel Elisabeth Due, proprio sopra il cantiere per la vasca di prima pioggia. Ora la “voragine” è stata richiusa, e i lavori proseguiranno a settembre. I ladri, invece, non conoscono ferie. Due posteggi distanti un centinaio di metri l’uno dall’altro, per un doppio colpo messo a segno nell’arco di pochi giorni. Così Longarini ha sporto denuncia in commissariato.

“Non ti senti più sicuro, quando parcheggi. Il mio intento - ha detto – è quello di sensibilizzare la gente. Dovete fare attenzione a non lasciare niente in auto. Non importa se non ci sono cose in bella vista, dovete togliere tutto. Prendono di mira soprattutto le auto mediamente lussuose, perché si sentono sicuri di trovare per forza qualcosa di valore al suo interno”.

Non una vera e propria statistica, questa, ma a detta dell’intervistato le auto più colpite sarebbero quelle con un valore superiore ai 20-25mila euro. Di certo, però, a sorprendere è il modus operandi. L’assenza di segni di effrazione lascia intendere che venga utilizzato un apposito telecomando. “È un apparecchio – ha spiegato Longarini - che clona il segnale della macchina. Ce ne sono di vari modelli, anche quelli che interrompono il segnale, oppure quelli che utilizzano una roulette di numeri. Li prova tutti finché non trova il codice esatto della tua”. E poi la apre, permettendo ai ladri di portare via ogni cosa.





Questo è un articolo pubblicato il 21-06-2019 alle 21:12 sul giornale del 22 giugno 2019 - 2587 letture