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Vendevano auto con il tachimetro taroccato, due arresti per truffa

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Carabinieri

Vendevano auto alle quali venivano ridotti artificiosamente i chilometri: due donne di origine rumene sono state arrestate giovedì mattina dai carabinieri di Ancona con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in commercio.

Le misure cautelari sono state eseguite nel capoluogo dorico e in provincia di Vicenza. Del gruppo criminale facevano parte altri tre indagati, connazionali delle arrestate, attualmente irreperibili. I cinque, con base operativa ad Ancona, erano specializzati nel vendere auto alle quali, mediante una sofisticata apparecchiatura, venivano ridotti i chilometri in modo da offrire prezzi più appetibili per i compratori e battere la concorrenza.

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Brecce Bianche, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, hanno permesso di ricostruire e dimostrare la compravendita truffaldina di circa 130 autovetture negli ultimi due anni. In questo modo tra il 2017 e il 2019 i cinque hanno ottenuto profitti per oltre 500mila euro. Il gruppo pubblicizzava la propria attività commerciale sui principali motori di ricerca online e invitava i clienti, provenienti non solo dalle Marche ma anche da molte altre regioni, a visionare le auto in vendita nelle sedi di via Di Vittorio e in via G. Rossa ad Ancona.

Dagli accertamenti è emerso che le alterazioni del contachilometri arrivavano in moltissimi casi a riduzioni di oltre 200mila chilometri, fino al triplo delle misurazioni originali, spacciando così dei veri e propri “bidoni” per auto dal motore praticamente nuovo. Per ottenere la fiducia dei clienti, le vetture venivano messe in vendita con la revisione appena fatta. Proprio su questo punto le indagini si sono allargate ad un’officina di revisioni auto, che costantemente certificava l’esito positivo del controllo con i chilometri scalati.

Dalle indagini sono emerse inoltre le responsabilità di due agenzie di pratiche auto di Ancona che, in accordo con gli arrestati, favorivano i passaggi di proprietà falsificandone gli atti.



Carabinieri

Questo è un articolo pubblicato il 20-06-2019 alle 16:06 sul giornale del 21 giugno 2019 - 1654 letture