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Caso Siri, aperta a Milano un'inchiesta sull'acquisto di una palazzina

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Armando Siri

La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta sull’acquisto da parte del sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, già indagato per corruzione, di una palazzina a Bresso, in provincia di Milano.

Secondo il programma televisivo di Rai3 Report, l'operazione immobiliare sarebbe stata realizzata attraverso un finanziamento da 585mila euro proveniente dalla Banca Agricola di San Marino e ritenuto sospetto. Sarebbe stato il notaio che ha stipulato l'atto di compravendita della palazzina (intestata alla figlia di Siri) a segnalare l'operazione all Banca d'Italia per sospetto riciclaggio.

L'indagine della procura milanese, al momento priva di ipotesi di reato né di persone indagate, è stata avviata dopo un'informativa della Guardia di Finanza che contiene la segnalazione di Bankitalia. L'indagine non sarebbe al momento legata a quella romana che vede il politico leghista indagato per corruzione. Il procuratore capo di Milano Francesco Greco ha spiegato che ci sarà “massima collaborazione” tra gli inquirenti milanesi e quelli romani.

Siri, già condannato per bancarotta fraudolenta nel 2011, è accusato di aver cercato di far approvare alcuni emendamenti a favore dei produttori di energia eolica, per favorire un imprenditore siciliano ritenuto vicino alla mafia; in cambio avrebbe ottenuto, o gli sarebbe stato promesso, 30mila euro.

Il caso Siri è al centro da due settimane di un acceso scontro all'interno della maggioranza di governo, con il Movimento Cinquestelle che chiede le dimissioni del sottosegretario e la Lega che lo difende. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto ufficialmente giovedì le dimissioni di Siri, annunciando che la revoca dell’incarico verrà affrontato nel prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì.



Armando Siri

Questo è un articolo pubblicato il 06-05-2019 alle 18:36 sul giornale del 07 maggio 2019 - 633 letture