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Corinaldo: strage della Lanterna Azzurra, indagato anche il sindaco Principi e la commissione di vigilanza

3' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Sono stati iscritti nel registro degli indagati per i fatti legati alla tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo altri otto indagati: tra questi il sindaco Matteo Principi, come presidente della Commissione di Vigilanza, e gli altri quattro componenti della Commissione, e due consulenti esterni.

Per tutti i capi di accusa vanno dal disastro colposo, cooperazione in omicidio colposo, lesioni colpose e falso. E' quanto chiesto ufficialmente ieri dalla Procura della Repubblica di Ancona. Nella mattinata di venerdì il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ancona, Reparto Operativo Nucleo Investigativo, ha dato esecuzione al decreto, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Ancona di sequestro preventivo dell’immobile “Lanterna Azzurra Clubbing” di via Madonna del Piano n. 17. La Procura ha richiesto la misura cautelare in quanto gli approfondimenti investigativi avrebbero evidenziato "gravi carenze della struttura, che la rendono inidonea alla destinazione a locale di pubblico spettacolo e tale da non garantire, in caso di emergenza, le necessarie condizioni di sicurezza". In particolare, nel corso delle investigazioni, svolte anche con l’ausilio di consulenze tecniche dalla Procusa, sarebbe emerso che l’immobile risulta tuttora classificato come “magazzino agricolo”, poiché il suo cambio di destinazione d’uso non è mai stato formalmente rilasciato. Non è mai stato, di conseguenza, rilasciato alcun certificato di agibilità urbanistica.

L’immobile, inoltre, insiste in un'area urbanisticamente incompatibile con una destinazione d’uso a locale di pubblico spettacolo. Inoltre l’uscita di sicurezza tragicamente crollata e che ha provocato la morte delle sei giovani vittime è risultata "strutturalmente e funzionalmente inidonea", in particolare lo scivolo e la scala a ventaglio sono prive dei necessari dispositivi di sicurezza; il punto di raccolta collegato è inadeguato, privo di illuminazione e di idonee segnalazioni dell’uscita esterna; le due balaustre (di fattura artigianale e in stato di ossidazione avanzata, inglobate in vegetazione rampicante) non sono idonee a sopportare le sollecitazioni delle azioni di spinta, derivanti da un rapido deflusso del pubblico in situazioni di emergenza. Inoltre le caratteristiche tecniche delle vie di esodo e del sistema di areazione del locale sarebbero tali da "non poter consentire l’ingresso del numero complessivo di 871 persone, numero indicato nella licenza rilasciata ex art. 68 TULPS dal SUAP in data 20/10/2017 ma, dove autorizzabile, un numero molto inferiore".

La Procura della Repubblica di Ancona, nell'ambito di questo procedimento penale, procede, oltre che per la principale ipotesi di omicidio colposo plurimo aggravato e di disastro colposo aggravato, anche per ipotesi di falso ideologico in relazione alle allegazioni di documenti e di relazioni tecniche da parte dei proprietari, dei gestori del locale e dei rispettivi tecnici incaricati, tese ad ottenere il rilascio dell’autorizzazione amministrativa per esercitare un’attività di pubblico spettacolo. La Procura procede anche nei confronti dei componenti della Commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo dei Comuni associati di Corinaldo e Castelleone di Suasa in seno all’Unione Misa – Nevola, in ordine alle omissioni dei doveri di accertamento e di istruttoria, circa la verifica dei profili di solidità e di sicurezza dell’edificio, anche in relazione all’esistenza di uscite idonee.

Le nuove posizioni processuali dei membri della Commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo presieduta dal sindaco Matteo Principi e tecnici sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria inquirente sia sotto il profilo del concorso nell’omicidio colposo plurimo aggravato e nel disastro colposo aggravato, sia in relazione alle ipotesi di falsità ideologica in atto pubblico, in sede di rilascio del parere favorevole all’ottenimento della licenza del locale Lanterna Azzurra Clubbing, sia in relazione alle ipotesi di false certificazioni.



Questo è un articolo pubblicato il 24-05-2019 alle 16:00 sul giornale del 25 maggio 2019 - 9063 letture