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Sanità, i primari sono con Seri: “L’ospedale non chiuderà, basta allarmismi” [FOTO e VIDEO]

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L’hanno accusato di aver chiuso il Santa Croce. E ora – a pochi giorni dalle urne – il sindaco di Fano Massimo Seri si difende dall’”accerchiamento” subito da tutte le opposizioni sul tema della sanità. Anzi, più che una difesa è un contrattacco. A far fronte comune con lui nientemeno che i primari, i medici e gli infermieri dell’ospedale fanese. E il loro coro è unanime: il Santa Croce resterà un presidio strategico, e a penalizzarlo è soltanto l’allarmismo che gli si è creato attorno.

“Diffondere strumentalmente voci allarmanti è qualcosa di fuorviante”. Sembrerebbero parole di Seri, invece no. A pronunciarle è stato il primario di medicina Gabriele Frausini, durante il lungo e affollato incontro sulla sanità che si è tenuto martedì pomeriggio all’ex chiesa di San Leonardo, in via Cavour. Un ottimo assist per il sindaco uscente alla ricerca del bis, che da tempo è impegnato a spiegare e argomentare le politiche sanitarie degli ultimi cinque anni. Scelte che – l’ha ribadito lui stesso per l’ennesima volta – non sono comunali, ma spettano a Regione e Stato. “Sono loro che prendono le decisioni finali. E non accetto più – ha detto Seri - l’atteggiamento denigratorio di quei politici che, con il loro modo di fare, danno una mano a chi l’ospedale lo vuole chiudere davvero”.

A suo dire, durante la sua amministrazione la situazione sarebbe migliorata. E di parecchio. “Rispetto alle prospettive che si erano create cinque anni fa, le cose vanno decisamente meglio. Abbiamo scongiurato la chiusura del Santa Croce – che la Regione avrebbe voluto chiudere per concentrare i servizi nell’ospedale unico di Fosso Sejore, ndr -, e in tre anni sono quasi sparite le lamentele per le attese”. È così che il sindaco spiega come la qualità dell’ospedale fanese non sia diminuita, bensì aumentata.

Dalla qualità alla quantità. Perché è pur vero che il reparto di chirurgia è stato spostato a Pesaro, ma a Fano sono stati eseguiti circa 10mila interventi in un solo anno. Ed è un dato recente, trattandosi del 2018. A spiegare le ragioni del trasferimento del reparto è ancora Frausini, certo che il Santa Croce resterà un presidio strategico per Marche Nord. “Senza questo spostamento l’equipe non avrebbe avuto i numeri necessari per raggiungere un’elevata specializzazione”, ha detto, aggiungendo anche motivazioni di natura assicurativa.

E l’ospedale unico? Secondo Frausini sarà necessario, perché “non si può pensare di continuare con tre diversi ospedali, è una questione di personale e di organizzazione”. Nonostante questo – ha assicurato – il Santa Croce manterrà un ruolo centrale per la sanità locale. A sostenere questa tesi è un nutrito gruppo di persone che dentro l’ospedale ci lavora ogni giorno. Sono infatti intervenuti all’incontro anche il responsabile della chirurgia di Marche Nord Alberto Patriti, il dottor Loffreda del dipartimento di emergenza, la dottoressa Marina Di Luca di nefrologia, il dottor Piero Candoli di pneumologia e la caposala Elisabetta Magini. Tutti testimoni della qualità dei servizi tuttora erogati all’interno dell’ospedale fanese.

Persone che Seri ha voluto con sé per “chiarire una volta per tutte come stanno le cose, dando voce a chi la sanità la vive in prima persona”. Perché il sindaco uscente non ci sta più, di fronte a chi gli dice di aver chiuso l’ospedale cittadino. “Chi parla male del Santa Croce – ha detto – non merita rispetto. Basta di raccontare frottole, così si denigra il lavoro di chi ha un ruolo attivo dentro l’ospedale. Chi ricopre un incarico di responsabilità è chiamato a non dire bugie. Al Santa Croce non c’è tutto, ma c’è tanto. Nessun sindaco – ha concluso - ha mai difeso così tanto questo ospedale”.

Segue il video integrale dell'incontro.

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Questo è un articolo pubblicato il 22-05-2019 alle 16:50 sul giornale del 23 maggio 2019 - 1495 letture