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Mangialardi sulle barriere antirumore: "No a questo progetto, Rfi deve confrontarsi con noi"

3' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


maurizio mangialardi

“Nessuno imporrà niente, Rfi deve sedersi attorno un tavolo e trattare con il Comune la soluzione migliore per il bene dei cittadini”. E' categorico il sindaco Maurizio Mangialardi che sulla questione della realizzazione delle barriere antirumore, previste da Rfi, anche lungo i 14 km di linea ferroviaria ricadente nel territorio senigalliese ha le idee chiare.

Senigallia ha già testato i risultati della realizzazione delle barriere antirumore, essendo stato costruito un tratto lungo meno di un chilometro tra il Ponte Rosso e le Saline. Una realizzazione, frutto di una sperimentazione concordata tra Rfi e Comune, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai residenti che da anni chiedevano interventi per mitigare l'impatto della presenza dei binari praticamente attaccati alle proprie case.

“L'esempio di quello che è accaduto in via Perugia è lampante -commenta Mangialardi- le barriere realizzate lì sono il frutto di una concertazione e della scelta di una soluzione più idonea per quel tratto. Questo modus operandi deve ripetersi anche per il progetto futuro di nuove barriere lungo la restante linea ferroviaria”. Il progetto di Rfi prevede la realizzazione di barriere antirumore in maniera generalizzata da Cesano a Marzocca ma così non va bene. Mangialardi rassicura che il progetto che si farà non sarà quello oggi pensato da Rfi. “Abbiamo ricevuto il progetto di Rfi tra giorni fa e avremo modo di analizzarlo ma già da subito è bene chiarire che le barriere a Senigallia si faranno ma come diciamo noi -continua Mangialardi- non accettiamo interventi a gamba tesa e il modo di operare intrapreso finora mi sembra poco ortodosso. Di fare le barriere per 14 chilometri cosi come hanno progettato se lo devono togliere dalla testa. Ci sederemo attorno ad un tavolo e insieme sceglieremo le soluzioni migliori per il bene dei cittadini”.

La barriere antirumore sono una delle possibili soluzioni contemplate dalla normativa europea che impone a Rfi di adottare provvedimenti a tutela della salute dal cittadino. Ma non è l'unica possibilità. “Premesso che le barriere se bene realizzate sono una grande opportunità perchè riqualificano e migliorano anche l'urbanistica delle abitazioni adiacenti -continua il primo cittadino- detto questo, Rfi deve confrontarsi con noi per calare il progetto tratto per tratto perchè non può esistere un progetto univoco che va bene per tutti i 14 km di costa. Ci saranno dei punti in cui le barriere non saranno necessarie, altri in cui l'altezza sarà più bassa, altre in cui la trasparenza le renderà praticamente invisibili e ci poi c'è anche l'opzione per Rfi di intervenire sul materiale rotativo realizzando, ad esempio, rotaie antirumore. Questo approccio adottato dal Comune di Senigallia deve essere di esempio anche agli altri che si schierano per un no che non porterà da nessuna parte, se non alla realizzazione di un progetto calato dall'alto, senza la possibilità di incidere”.



maurizio mangialardi

Questo è un articolo pubblicato il 22-05-2019 alle 09:00 sul giornale del 23 maggio 2019 - 3112 letture