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Libia: proseguono gli scontri, bombardato l'aeroporto di Tripoli

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scontri in Libia

Lunedì le forze aeree dell'ex generale Khalifa Haftar hanno bombardato l'aeroporto Mitiga di Tripoli, l'unico scalo ancora funzionante della capitale libica.

Il governo del primo ministro Fayez al Serraj, riconosciuto dalle Nazioni Unite, ha annunciato la chiusura dell'aeroporto. Gli scontri attorno alla capitale libica vanno avanti da giorni: venerdì l'esercito nazionale libico (LNA), cioè le forze che sostengono Haftar e che controllano la parte orientale del paese e buona parte di quella meridionale, aveva lanciato l'offensiva per prendere il controllo di Tripoli, avanzando verso l'aeroporto internazionale di Tripoli, distrutto nel 2014, e la periferia sud della città. Le milizie fedeli a Serraj avevano risposto al fuoco per proteggere la capitale.

Finora nei combattimenti sono morte almeno quaranta persone. Secondo le Nazioni Unite circa 2.800 persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e molte altre si stanno preparando a farlo. In seguito agli scontri diversi governi e società straniere, tra cui l'esercito degli Stati Uniti e l'ENI hanno deciso di evacuare il proprio personale presente in Libia.



scontri in Libia

Questo è un articolo pubblicato il 08-04-2019 alle 18:31 sul giornale del 09 aprile 2019 - 394 letture