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Messa in sicurezza del fiume Misa: conclusi i lavori. Ceriscioli, "Avanti con la cultura della prevenzione"

5' di lettura
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di Sara Santini
senigallia@vivere.it


Oltre 130 milioni di euro per gli interventi di lotta al dissesto idrogeologico nei principali corsi d'acqua delle Marche. Questo l'investimento messo in campo. Tra gli interventi più significativi proprio quello che riguarda la città di Senigallia e il fiume Misa, i cui lavori si sono conclusi.

L'intervento per la messa in sicurezza dei primi 4 chilometri di sponde lungo il fiume Misa sono infatti giunti al termine, ma ne seguiranno alcuni di completamento che riguarderanno il fiume senigalliese e altri che coinvolgeranno i principali corsi d’acqua di tutta la regione.

A fare il punto sulla sistemazione idraulica di uno dei fiumi più critici del territorio sono stati il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l’assessore Angelo Sciapichetti, il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi e il presidente del Consorzio di Bonifica, Claudio Netti, che hanno disegnato il quadro degli interventi di prossima realizzazione lungo l’asta fluviale di Senigallia e nei principali corsi d’acqua regionali.

Una rete complessa di interventi già realizzati, progettati o in corso di esecuzione in tutto il territorio regionale. Si tratta di oltre 170 interventi per quasi 132 milioni di euro destinati alla mitigazione del dissesto idrogeologico fino al 2020, cosa mai avvenuta fino ad ora.

“La nostra regione è bellissima ma come tutta l’Italia fragile, da tanti anni aree a rischio idrogeologico attendono interventi. Ho messo come punto del mandato del percorso elettorale quello di mettere in moto una grande opera fatta di tanti cantieri. L’intervento sul Misa, i 4 km sistemati di arginatura con grande qualità e tempi straordinari rispetto alle lunghe attese del passato, segnano il cambiamento in termini di capacità di trasformare le risorse in sistemazione del territorio e tanta sicurezza per i cittadini delle Marche. E’ l’intervento simbolo in un quadro di oltre 170 interventi sparsi in tutta la regione, in ogni provincia, fatti di tante piccole opere che insieme costituiscono l’intervento di 130 milioni di euro. E’ una cifra importante, non si traduce in un unico luogo, 130 milioni sono la dimensione di un tratto di Pedemontana, di un ospedale da 300 posti letto, parliamo di una grande opera ma distribuita sul territorio che renderà sicura per i cittadini la bellezza delle Marche e tutte le direttrici di sviluppo potranno godere sempre più di un territorio messo in sicurezza, per potersi raccontare al meglio”.

“La gestione del territorio – aggiunge il presidente - è una rete di competenze che si incrociano: del Comune che conosce le necessità del territorio, poi il Consorzio di Bonifica che si è dimostrato un braccio operativo straordinario, i geni civili che si sono riattivati in maniera importante. Quindi una visione che coinvolge tanti soggetti che collaborano e cooperano per un risultato di grande valore. L’Italia per definizione è la terra delle emergenze dove non si fa prevenzione, questi 130 milioni sono una grande opera di prevenzione per evitare le emergenze e dare sicurezza”. Una regia collettiva che ha dato risultati positivi, ha poi rilevato Sciapichetti ringraziando tutti i soggetti che hanno permesso di raggiungere questo traguardo.

Per quanto riguarda il Misa, i primi due lotti appena conclusi hanno provveduto alla messa in sicurezza di 4 Km di fiume, nei tratti compresi tra il Ponte Portone e il Ponte Vallone, e tra Ponte Vallone e la zona di Pianello di Ostra.

“Alla Regione Marche e al Consorzio di Bonifica – dice il sindaco Maurizio Mangialardi – va il nostro sentito ringraziamento, non solo per la realizzazione degli interventi, ma anche per la puntualità con cui sono stati portati a termine, nonostante la rilevante complessità. Interventi fondamentali, perché, come ha dimostrato la tragedia del 3 maggio, se non è garantita la tenuta degli argini, nessun Piano di emergenza, strumento pensato per eventi pianificati e pianificabili, può essere applicato. Ovviamente è necessario dare continuità a questa opera, ma oggi sappiamo di poter contare su una vera e rinnovata attenzione della Regione Marche alla questione della messa in sicurezza del Misa, fiume di cui è proprietaria, e di beneficiare finalmente di un ampio programma di lavori ispirati alla cultura della prevenzione piuttosto che dell’emergenza”.

“Tutti gli interventi eseguiti sul Misa – ha spiegato il presidente del Consorzio di Bonifica, Claudio Netti – erano di estrema urgenza, e si sono tradotti nel sostanziale rifacimento delle arginature non più idonee a garantire la sicurezza della popolazione in caso di piena. Lo abbiamo fatto con grande rispetto del denaro pubblico da spendere – ha sottolineato Netti - ottenendo un risultato di sostanziale pareggio di costo rispetto al rinforzo previsto inizialmente. Inoltre è stato eseguito il ripristino degli scarichi e delle portelle necessarie al deflusso delle acque basse dei terreni adiacenti le arginature. Ogni nostra attività è stata oggetto di costante controllo delle autorità e siamo convinti che il nostro lavoro è stato apprezzato. Altri interventi sul Misa seguiranno presto e sono in corso di progettazione in tempi molto rapidi (per 14,3 milioni di euro, in parte già disponibili e in parte da svincolare dai palazzi romani). A breve si aprirà una cabina di regia con il contratto di fiume, dove si stabiliranno le priorità degli interventi”.



Questo è un articolo pubblicato il 25-01-2019 alle 14:35 sul giornale del 26 gennaio 2019 - 2243 letture