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Il dramma di Benedetta, la 15enne fanese vittima della tragedia di Corinaldo [FOTO]

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L’andata con il bus navetta, poi nessun ritorno. Benedetta Vitali c’era arrivata così alla Lanterna Azzurra di Corinaldo. Lì dove si sarebbe dovuto tenere un normale concerto – quello del trapper Sfera e Basta -, lì dove invece si è consumata una tragedia che sarà difficile dimenticare. Cappellino bianco e mascherina dello stesso colore: un video parrebbe dimostrare che sia stato lui – un minorenne, forse - a spruzzare nell’aria dello spray urticante al peperoncino. Poi il panico, e un effetto domino che ha portato alla fuga in massa di circa 1400 persone attraverso un’uscita di sicurezza. Una soltanto. Una trappola. Tantissimi i feriti, anche fanesi. E fanese era anche lei, Benedetta, 15 anni appena, nipote del gestore del Pino Bar, noto locale del centro. Lei, una delle vittime di questo dramma evitabile.

Insieme a Benedetta c’erano altre cinque persone. Insieme formavano un gruppo di amiche che volevano soltanto divertirsi, andando ad ascoltare uno degli artisti musicali più in voga del momento, soprattutto tra i giovanissimi. Invece, ora, Benedetta non c’è più, e una delle sue amiche figura tra i dodici feriti più gravi.

Dopo essere scese dal bus navetta, Benedetta e le altre hanno raggiunto il locale. Alla Lanterna Azzurra c’erano 1400 persone, molte più rispetto alla capienza massima consentita, come ribadito anche dal premier Conte. Il concerto sarebbe dovuto cominciare alle 22 30, ma pare che Sfera e Basta abbia tardato un po’ a salire sul palco. Non molto prima del tragico epilogo, la 15enne aveva postato su Instagram un video che le ritrae ballare e divertirsi. A un certo punto il gesto folle della persona con il cappellino. Spray al peperoncino nell’aria. Poi le prima grida, lo spauracchio di un attentato o di qualcosa di simile. Benedetta è stata una delle tante – tantissime, troppe – persone corse verso l’uscita in preda al panico. Verso quella maledetta trappola (qui il video)

Benedetta si è ritrovata bloccata all’esterno del locale, lì dove poi la balaustra ha ceduto. Suo padre e suo zio si sono precipitati a Corinaldo, perché avevano sentito che era successo qualcosa, e Benedetta non rispondeva al telefono. Non era più nella condizione di poterlo fare. E con lei si è spenta anche Fano. Il sindaco Massimo Seri – che ha espresso il suo cordiglio attraverso una nota - ha proclamato il lutto cittadino almeno fino a domenica sera. Annullati tutti gli eventi in programma, natalizi e non. È infatti stata rinviata la doppia inaugurazione di sabato 8, quella del presepe dei ragazzi del Liceo Artistico Apolloni nell’ex chiesa di San Francesco e quella del presepe di sabbia – “Magic Sand” – in corso Matteotti. Stessa sorte per il taglio del nastro della mostra di arte contemporanea a Palazzo Bracci Pagani dedicata a Thomas Orthmann, in programma, però, per domenica 9. Nelle Marche si è fermato pure il volley: Benedetta era anche una pallavolista. E non solo lei, tra coloro che stanno lottando tra la vita e la morte.





Questo è un articolo pubblicato il 09-12-2018 alle 12:56 sul giornale del 10 dicembre 2018 - 9596 letture