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Calo delle nascite: si "salva" solo Senigallia. Il primario Cester, "Premiata la nostra attenzione alle partorienti"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Nascite in calo nella regione Marche del 6%. Nel 2018 i nuovi nati sono stati 9.843 contro i 10.450 dell’anno precedente. Per la prima volta la regione scende sotto la soglia della natalità dei 10 mila.

Un dato in negativo che interessa ben 12 su 13 punti nascita dislocati nei vari ospedali della regione. L’unica eccezione è data dal punto nascita di Senigallia che si mantiene stabile. Con 645 nati nel 2018, contro i 646 del 2017, il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale cittadino rappresenta una controtendenza nel panorama regionale.

“Purtroppo non si è verificato solo un calo generalizzato delle nascite, ma per la prima volta le Marche sono scese sotto la soglia dei 10 mila parti in anno, cosa che non accadeva da anni anche se dal 2011 c'è stata una costante diminuzione della natalità –spiega il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Senigallia dott. Nevio Cester- nelle Marche si è passati dai 13.874 parti del 2011 ai 10.450 del 2017 per scendere al picco negativo del 2018. Un trend in linea con i dati nazionali ma che devono fari riflettere. Certamente ad incidere negativamente sulla natalità è la crisi economica”. A spingere le coppie a fare meno figli ci sono però anche aspetti culturali. “Oggi le donne si approcciano alla gravidanza in modo diverso –aggiunge Cester- Il primo figlio arriva, in media, dopo i 30 anni e spesso anche dopo i 35, per cui iniziando a fare figli tardi ci si ferma anche prima. Questo allungamento dell’età è legato al fatto che prima di affrontare una gravidanza si cerca la stabilità economica e lavorativa. Ed oggi raggiungere questo obiettivo non è sempre facile. Certamente le donne dovrebbero essere aiutate di più in questo”.

Il punto nascita di Senigallia però è l’unico a non subire cali e a resistere a calo delle nascite. “Siamo molto contenti di questo dato perchè significa che la strada intrapresa è quella giusta –prosegue il primario- Abbiamo cercato di andare incontro alle partorienti incentrando l'attenzione sull'assistenza, sulla privacy e sulla naturalezza del parto. Abbiamo un nuovo reparto con due sale travaglio indipendenti, dotate di ogni comfort con tanto di salottino, e diamo la possibilità alle donne di scegliere come partorire se in modo naturale, se in acqua, con la nuova vasca, o se indolore grazie al parto in analgesia gratuito per tutte”.





Questo è un articolo pubblicato il 10-01-2019 alle 00:29 sul giornale del 11 gennaio 2019 - 9095 letture