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Vendita di Casa Tonucci e nuova piscina, Nuova Fano: "Meglio rimettere a nuovo il vecchio impianto"

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I due bellissimi gemelli, così li definisce il Sindaco Massimo Seri, che mettono fuori persone anziane sole che hanno creduto nell’accoglienza di Casa Tonucci dove hanno investito il frutto del loro sudore per passare una serena vecchiaia. Purtroppo tutto tace e ancora oggi non si capisce come verranno gestiti.

Due gemelli, più che belli diremmo BRUTTI DIAVOLETTI, che non hanno tra loro alcuna somiglianza ma che mentre da un verso danneggiano i nostri anziani dall’altra vogliono farci credere di costruire, con l’introito della cosiddetta operazione CIVES, un mega centro natatorio che temiamo resterà una incompiuta. Insomma due gemelli che di somiglianza hanno solo una cosa fare la campagna elettorale di Massimo Seri e questa è l’ennesima trovata di questa Amministrazione comunale con la collaborazione di altre figure.

Una mega piscina che sarà impossibile gestire, dalle nostre società sportive, perché un impianto da cinque milioni di euro lo dovrebbe gestire una società che possa garantire centinaia di migliaia di euro. Le nostre società fanesi sarebbero messe in ginocchio e correrebbero grossi rischi.

Una enorme struttura che i primi anni diventerebbe un bel bocconcino per quelle grandi società sportive di tutta Italia che in barba alle nostre locali più piccole cercheranno di partecipare al bando di gara per la gestione , sfruttando l’occasione proprio quando le spese di manutenzioni saranno ancora lontane, dopo di chè ci ritroveremo una struttura che per le spese di manutenzione non la vorrà più nessuno .

Insomma un mega progetto che nel passare degli anni potrebbe diventare un grosso problema e chi ne pagherà le conseguenza sono sempre i fanesi che si ritroveranno nuovamente con una piscina piena di problemi da risolvere. Per non parlare poi della scelta dell’ubicazione, terreno difronte all’entrata principale dell’aeroporto, che va fuori dalla portata di tutti con difficoltà per coloro che ne usufruiranno come anziani o famiglie che saranno costrette ad accompagnare i propri figli per forza con la propria autovettura. Guarda caso l’amministrazione, definita dal Sindaco seria, progetta di tutto e di più proprio a ridosso delle elezioni ammnistrative .

Avrebbero fatto meglio, come da noi proposto, a lavorare istituzionalmente e prendere in carico dalla Provincia la piscina già esistente Dini Salvalai rimettendola a nuovo e a norma sicuramente con una spesa molto minore e, nello stesso tempo, progettare e costruirne un’altra simile alla Trave come d’altronde era già stato previsto in tempi non remoti. In questo modo si sarebbero spesi meno soldi e avrebbero reso possibile la gestione alle nostre società sportive. Fano non ha bisogno di una mega struttura ingestibile e unica anche in considerazione che esistono già delle piscine minori dove ogni giorno si svolgono delle attività. Questo non è il modo per andare incontro alle esigenze della città e creare una situazione possibile per favorire anche i nostri gestori dello sport ma è una ennesima prova che questa Amministrazione fa scelte scellerate senza tenere conto delle esigenze effettive del territorio.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-11-2018 alle 09:39 sul giornale del 23 novembre 2018 - 719 letture