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Tassa di soggiorno: Paci, 'Le osservazioni degli operatori fuori tempo, Siamo al via'

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Francesca Michela Paci

La tassa di soggiorno entrerà in vigore martedì 1° maggio senza “se” e senza “ma”. Dopo l'assemblea pubblica di martedì scorso, dove un tecnico del Comune ha illustrato all'Auditorium San Rocco agli operatori intervenuti le modalità di applicazione della nuova imposta, l'assessore al bilancio Francesca Paci replica alle osservazioni e protesteproteste sollevate dai gestori delle strutture ricettive e dai proprietari delle case con affitti estivi. Molti in platea sono stati i mugugni.

Dalla paura di perdere comperitività rispetto ad altre località rivierasche come la Romagna che non applicano il “balzello sul turismo” alle procedure burocratiche per cui gli operatori dovranno chiedere il supporto di professionisti o di appositi programmi gestionali con ulteriori aggravi dei costi alla questione della privacy. Gli operatori sostengono che l'obbligo di fornire al Comune i dati personali relativi agli ospiti delle strutture ricettive che ricevono le esenzioni dalla tassa di soggiorno contrasterebbero con l'obbligo di non divulgazione di tali dati raccolti al solo fine di registrare i movimenti dei clienti.

“Sulla tassa di soggiorno non c'è da decidere più nulla -afferma l'assessore alle finanze Francesca Paci- la delibera è stata approvata in via definitiva dal Consiglio Comunale a marzo scorso, dopo diversi confronti con tutte le associazioni di categorie interessate. E in quelle sedi sono state prese, congiuntamente, le decisioni. Detto questo è bene chiarire che l'incontro di martedì era tecnico-informativo e aveva il solo compito di illustrare le modalità di applicazione della tassa di soggiorno”.

Per il Comune le polemiche sollevate sono falsi-problemi. “La questione della privacy non è un problema -spiega la Paci- città che applicano la tassa di soggiorno trasmettono tranquillamente i dati e non succede niente. Per un ulteriore scrupolo si potrà acquisire dal cliente una liberatoria dove lo si informa dell'utilizzo dei dati ai fini dell'imposta di soggiorno. Anche il calcolo della tassa di soggiorno da parte degli operatori turistici non è poi così difficile e non vedo l'aggravio di costi paventato da alcuni. Il Consiglio Comunale ha deliberato in merito alla tassa di soggiorno e per un anno si andrà avanti in questo modo. Diciamo che questo non è più il momento delle osservazioni. Ci sarà anche un tavolo tecnico che monitorerà la situazione e fra un anno potremo fare il primo bilancio”.

Respinti con forza dal Comune anche i dubbi su una possibile fuga di turisti. “Certamente non abbiamo ancora la possibilità di commentare dati ma di una cosa siamo certi: la tassa di soggiorno non sarà la discriminante di chi è attratto dalla nostre bellezze e vuol trascorre le vacanze a Senigallia. Qualche euro in più, perchè di questo stiamo parlando, non dissuadono dall'andare nella località che più piace”.

La tassa di soggiorno per gli alberghi a 4 stelle è di 1,5 euro al giorno, per i 3 stelle e country house di 1 euro, e di 50 cent per gli hotel a 1 e 2 stelle, per gli appartamenti con affitti estivi, per i B&B, agriturismi, ostelli e campeggi. L'imposta è agata fino ad un massimo di sette pernottamenti consecutivi negli alberghi e quattordici in tutte le altre strutture. Sono esentati i minori fino a 16 anni, i gruppi con più di 20 persone e i gruppi con più di 8 persone e con disabili.



Francesca Michela Paci

Questo è un articolo pubblicato il 27-04-2012 alle 00:36 sul giornale del 27 aprile 2012 - 2361 letture