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Muore carbonizzata sotto gli occhi dell'anziana madre: la vittima Graziella Massi

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graziella massi

E’ morta carbonizzata sotto gli occhi della madre ottantenne che ne disperato tentativo di salvarla è rimasta ustionata. Una tragedia che si è consumata per ore nel silenzio della campagna della frazione di Cannella, dove le due donne ieri mattina stavano bruciando alcune sterpaglie.

La vittima è Graziella Massi, 53 anni, dipendente del centro per l’impiego di Senigallia, morta carbonizzata e intrappolata nella macchia di boscaglia, distante circa 200 metri dalla sua abitazione. Ha riportato ustioni ma non sarebbe in pericolo di vita la madre, Leondina Ottaviani, di 80 anni. Le due donne sabato mattina erano uscite dalla loro abitazione, lungo la Corinaldese al civico 93 nella frazione di Cannella, ed avevano percorso circa 200 metri in direzione della campagna circostanza.

Giunte in prossimità di una piccola macchia verde, le due donne hanno acceso un fuoco per bruciare delle potature. Un errore che è stato fatale. Graziella è rimasta avvolta dalle fiamme. Secondo una prima ricostruzione, la donna, forse per arginare quello che stava diventando un rogo troppo esteso, sarebbe scivolata in un fossato profondo almeno un metro e mezzo. Graziella non sarebbe riuscita ad uscire forse a causa di una frattura mentre le fiamme avanzavano sempre di più fino ad avvolgerla. La madre a quel punto avrebbe cercato disperatamente di soccorrere la figlia venendo anche lei così a contatto con le fiamme.

Non riuscendo a tirare fuori la figlia dal crinale, l’anziana, con le gambe avvolte dalle fiamme, avrebbe percorso alcuni metri verso casa nel disperato tentativo di chiedere aiuto. Purtroppo però l’anziana è svenuta. A trovare l’anziana sono stati i familiari che da tempo stavano cercando le due donne. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco. La scena che si è presentata ai soccorritori è stata agghiacciante. Il corpo di Graziella era completamente carbonizzato. La madre invece è stata trasferita in ospedale per ustioni alle gambe e ai piedi e in serata i medici stavano valutando la possibilità di trasferirla al centro grandi ustionati di Cesena.

Per Graziella invece non c’è stato nulla da fare. La donna, nubile, viveva con la madre e la cognata dopo che due anni fa il fratello Graziano era morto per un infarto durante una partita di calcetto. Sul posto è intervenuta anche la Polizia e l’assessore Fabrizio Volpini in qualità di medico di famiglia delle due donne. A lui il triste compito di attestare il decesso di Graziella.




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Questo è un articolo pubblicato il 18-03-2012 alle 01:55 sul giornale del 19 marzo 2012 - 6522 letture