Sgombero dell'aula C1, le precisazioni dell'Ateneo

università di urbino logo 2' di lettura 21/02/2012 - In relazione allo sgombero dell’aula C1 e ai vari interventi comparsi sulla stampa, l’Ateneo precisa che: lo sgombero dell’Aula C1 è avvenuto nella giornata di domenica 19 febbraio. Il relativo provvedimento era stato comunicato al Senato Accademico nella seduta del 20 dicembre 2011 e condiviso da tutti i partecipanti, compresi i rappresentanti degli studenti.

Gli oggetti presenti nell’aula sono stati depositati in un magazzino. Le accuse di presunti danni arrecati a tali oggetti sono del tutto pretestuose e destituite di ogni fondamento. Il provvedimento dell’Ateneo è giustificato dalla necessità di procedere alla razionalizzazione degli spazi e alla volontà di effettuare risparmi sugli affitti che gravano sul bilancio e pesano negativamente sulle valutazioni del MIUR. L’aula C1, in quanto “occupata”, comportava oneri e spese gravanti sui contribuenti e, nel caso specifico, sulle tasse degli studenti di Urbino. La decisione di allestire uno spazio comune a tutte le associazioni studentesche era stato comunicato agli occupanti della C1 già nel mese di dicembre 2011. Successivamente, nel mese di febbraio, con ben due lettere del Delegato agli studenti, l’Ateneo ha ribadito agli occupanti tale intenzione. Alle lettere e alla richiesta di trattative gli occupanti non hanno fornito risposta alcuna, nonostante l’aggravarsi della situazione a causa dell’emergenza neve.

Nel mettere a disposizione delle associazioni studentesche una nuova aula, l’Ateneo ribadisce la volontà di offrire a “tutte” le rappresentanze e non a una minoranza, uno spazio autogestito. In particolare si ritiene auspicabile che – in base a un elementare principio di democrazia – nella nuova aula trovino spazio (contrariamente a quanto avviene attualmente) anche gli studenti eletti nei vari organi istituzionali dell’Ateneo (Senato accademico, CdA) L’Ateneo biasima tutte quelle manifestazioni che gli studenti di Assemblea permanente hanno messo in atto contro gli studenti democraticamente eletti (interruzione del discorso del Presidente del Consiglio degli Studenti durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico) come pure le ingiurie e minacce via web contro le figure istituzionali dell’Ateneo, delle quali i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle sedi opportune Anche a causa di tali minacce si è resa necessaria la presenza delle Forze dell’ordine, di cui si è apprezzata la misura e la professionalità, nei pressi della C1, così da proteggere i beni materiali dell’Ateneo (in passato più volte vandalizzati dagli occupanti) e l’incolumità fisica dei lavoratori, anch’essi meritoriamente impegnati a operare in condizioni certamente non facili.


   

da Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"
www.uniurb.it





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-02-2012 alle 16:21 sul giornale del 22 febbraio 2012 - 744 letture

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