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'Droga, Camorra e rapine': 2 arresti per la rapina a banca Marche di Camerano

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Rapine ed eroina: era questo il binomio che univa una banda itinerante di 3 napoletani, di cui 2 ora in manette. A loro carico anche la rapina presso la banca Marche di Camerano. I tre avevano legami con la Camorra.

Grazie alla collaborazione tra Commissariato Polstato di Osimo, la Polstrada della sottosezione di Porto San Giorgio la banda di rapinatori napoletani, autori di una rapina aggravata in concorso ai danni della filiale Unicredit di Osimo Stazione, é stata arrestata.


L’operazione, denominata 'Tamburo', é stata diretta dal Capitano dei Carabinieri di Osimo Raffaele Conforti. Sulla base di elementi ed inequivocabili indizi si é ottenuta la prova della colpevolezza. La banda in questione oltre alla rapina ad Osimo Stazione aveva agito in altre occasione. Si tratta, infatti, di altre due rapine con analogo “modus operandi” avvenute presso l'agenzia di Banca Marche di Aspio a Camerano e l'altra presso la filiale Banca Carilo a Castelfidardo. Rapine consumate rispettivamente il 16 e 30 gennaio scorso.

La banda in questione agiva alternando rapine all'eroina. Si tratta di tre pluripregiudicati e tossicodipendenti: il loro vizio era l'eroina. La banda, da tempo sotto controllo, era specializzata rapidi assalti con frequenza bisettimanale prediligendo banche ubicate lungo le strade principali e nei pressi degli svincoli autostradali.

E' così che i "pendolari del crimine", grazie al monitoraggio da parte delle Forze dell'Ordine degli obiettivi sensibili tra Ancona Sud e Osimo, Loreto e Porto Recanati e lungo l’arteria principale di comunicazione della S.S. Adriatica, venivano assicurati alla giustizia anche grazie alla Polstato di Osimo.

Alla rapina consumata nel pomeriggio di mercoledì é seguito l'arresto della banda. I rapinatori si erano presentati presso la banca di Osimo Stazione a bordo di una Toyota Yaris e mentre un uomo aspettava con il motore acceso, gli altri entravano semicoperti in volto nella banca. E proprio mentre un cliente effettuava un'operazione di 13mila euro i malviventi entravano in azione inquietendo timore tra impiegati e clienti con mazze da baseball e bastoni.

Ma é grazie ad un'impiegata della banca che é scattatto l'allare e da qui la conseguente caccia all’uomo. La banda, infatti, fuggita con quello che era riuscita ad accaparrare tentava la fuga in direzione del casello autostradale di Ancona, ma ad attenderli c'erano i Carabinieri. Dopo l'ordine di inseguimento sull’asse autostradale verso Sud si procedeva a bloccare il mezzo anche con le armi, se necessario. Intorno alle 16 il veicolo veniva intercettato e bloccato nello svincolo di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, da una pattuglia della locale Polizia Stradale. A bordo, però, solo 2 malviventi, mentre l'altro sarebbe riuscito a scappare con un'Audi scura.

Si tratta di due napoletani pluripregiudicati ed eroinomani: il 35enne Salvatore Roberti, trovato in possesso di un grammo di eroina ed un flaccone di sostanza liquida di tipo metadone e del 33enne Salvatore Caiazza. I due, da indagini, risultavano essere molto “vicini” a noti clan criminali napoletani gravitanti nella città partenopea in zona “Forcella-Arenaccia” e “Quartiere Miracoli”. E grazie alla collaborazione con la Compagnia CC di Napoli Stella e la Stazione CC di Napoli- Arenaccia che si identificava il terzo complice fuggitivo, il 36enne napoletano B.E. anche lui pluripregiudicato ed in contatto con noti clan criminali napoletani.


I primi due delinquenti arrestati si trovano ora presso la Casa Circondariale di Fermo, così come disposto dal P.M. Daniela Chimenti della Procura di Fermo ed dal P.M. Serena Bizzarri della Procura di Ancona. Arresto convalidato dal Tribunale di Fermo. I due dovranno rispondere di Rapina Aggravata in concorso a danno di Istituti di Credito, art. 110 e 628 comma 3° del Codice Penale.





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Questo è un articolo pubblicato il 09-02-2012 alle 16:47 sul giornale del 10 febbraio 2012 - 1818 letture