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Inchiesta Prota-Ubertini: cinque carabinieri rischiano il processo

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di Francesca Morici
francesca@viveremarche.it

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La procura ha concluso le indagini per il caso dei carabinieri accusati di falso in verbali di arresto, peculato e cessione di droga ed ora dovrà pronunciarsi se archiviare il caso o procedere con il rinvio a giudizio.

A rischiare il processo però non sarebbero solo Massimo Prota e Simone Ubertini, i due appuntati della compagnia di Senigallia finiti in manette lo scorso 8 luglio. Altri tre sono i militari al momento solo indagati e con una posizione marginale che però potrebbero rischiare il processo: si tratta del maresciallo Gennaro Idea, attualmente in servizio a Falconara, del collega Andrea Mecocci e del brigadiere Luciano Olivieri.

Il procuratore capo Elisabetta Melotti e il sostituto Marco Pucilli hanno ufficializzato le ipotesi di reato (diverse e più pesanti per Prota e Ubertini rispetto agli altri tre militari) formalizzando ai cinque l'avviso di chiusura delle indagini. Gli altri tre carabinieri, infatti, secondo l'accusa, avrebbero prodotto verbali taroccati e sarebbero intervenuti, al momento degli arresti, a rinforzo dei colleghi.

Devono rispondere di omissione di atti d'ufficio, falsi verbali e concorso in corruzione. A riguardo è stato sentito anche il titolare di un'impresa di autodemolizioni, Francesco Fratini, anche lui indagato. Le memorie istruttorie verranno depositate a metà gennaio poi, entro la fine del mese, l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio e quindi il processo.



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Questo è un articolo pubblicato il 10-01-2012 alle 16:30 sul giornale del 11 gennaio 2012 - 4688 letture