Speciale (UdC): 'Ancona abbandonata a sé stessa, ecco la mia proposta'

Vi è un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti: Ancona è abbandonata a sé stessa, non è amministrata, non c’è un progetto per la città.

Il Consiglio Comunale è in una evidente e paradossale situazione di stallo: se la maggioranza non ha i numeri non solo per governare, ma neppure per garantire il numero legale, le minoranze non riescono a raccogliere i 21 voti necessari per sfiduciare il Sindaco e della situazione fanno le spese i cittadini e la città. Bisogna prendere atto della situazione, ma anche i consiglieri di minoranza non possono rimanere passivi spettatori dell’indecoroso spettacolo rappresentato da quelli della maggioranza. I Consiglieri comunali hanno una responsabilità nei confronti dei cittadini che li hanno eletti e non possono sottrarsi ad essa.

Per lo meno un anno fa ho invitato, senza alcun esito, il Sindaco a dar vita ad una giunta che rappresentasse tutti i partiti disponibili per realizzare pochi, ma centrali, interventi per la città. Oggi credo che la situazione di Ancona sia ulteriormente aggravata dalla mancanza di risorse, che è anche diretta conseguenza dell’immobilismo amministrativo degli ultimi anni. Ritengo pertanto di dover formulare una diversa proposta.

Se non si può andare a votare, si sostituisca, senza indennità aggiuntive, la Giunta con la conferenza dei Capigruppo, presieduta dal Sindaco, all’interno della quale si decida con una maggioranza qualificata: in tal modo le decisioni non potrebbero che essere assunte in modo realmente collegiale nel solo interesse dei cittadini e della città. Si risparmierebbero poi le indennità per gli Assessori, con l’auspicio che, in quel caso, anche il Sindaco e la Presidente del Consiglio decidano di adeguarsi.