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comunicato stampa

Norvegia in silenzio per i morti di Oslo e Utoya: l’ira della folla contro Breivik

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Tutta la Norvegia si è fermata per un minuto di silenzio a mezzogiorno in punto di oggi per onorare i 93 morti della duplice strage di venerdì scorso. Lo racconta la Reuters. Il bilancio, però, come fanno sapere fonti di polizia, potrebbe essere rivisto e risultare meno grave. La ferità è in ogni caso aperta. In tutto il nord Europa. Perché non solo la Norvegia, ma anche la Svezia, la Finlandia, la Danimarca e l’Islanda hanno osservato un minuto di silenzio oggi a mezzogiorno per onorare i morti dell’eccidio di Oslo e di Utoya di venerdì.

In Islanda la premier, Johanna Sigurdardottir, ha invitato “tutti gli islandesi a rendere omaggio alle vittime osservando un minuto di silenzio”, annunciando che le bandiere nazionali sugli edifici pubblici sono state poste a mezz’asta. Lo stesso è stato chiesto dal Governo di Helsinki, dove le bandiere sono già a mezz’asta da ieri e dove il premier, Jyrki Katainen, ha fatto appello a difendere la democrazia: “Dobbiamo difendere i valori di una società aperta e della democrazia anche quando questi sono sotto attacco”. A Copenhagen il premier danese, Lars Loekke Rasmussen, ha parlato di “attacco contro i veri valori sui quali i nostri Paesi sono stati costruiti”. A Stoccolma, infine, il primo ministro svedese, Frederik Reinfeldt, ha invitato a osservare il minuto di silenzio per esprimere la “profonda vicinanza della Svezia”.

È iniziata alle 13.30, intanto, l’udienza preliminare per la carcerazione preventiva di Anders Behring Breivik, autore del doppio attentato. Davanti al tribunale, la folla ha cercato di bloccare l’automobile che trasportava il killer in tribunale, battendo con le mani sui vetri. La polizia, riferisce la Reuters, è così dovuta intervenire per consentire il passaggio della vettura. Breivik aveva fatto sapere che avrebbe voluto un’udienza a porte aperte nella quale gli sarebbe piaciuto indossare un’uniforme, anche se non aveva saputo indicare quale. La corte però ha deciso che l’udienza si sarebbe tenuta a porte chiuse.

Intanto si è appreso pure che il primo ministro britannico David Cameron ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale per valutare la situazione dopo gli attacchi in Norvegia che hanno messo il luce rapporti tra l’attentatore Breivik con elementi di estrema destra in Gran Bretagna.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-07-2011 alle 20:05 sul giornale del 26 luglio 2011 - 3114 letture