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Carabinieri accusati di cessione di droga e peculato, in manette Prota e Ubertini

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di Giulia Mancinelli e Michele Pinto
redazione@viveresenigallia.it

Carabinieri

Sono accuse pesanti quelle con cui due carabinieri in forza alla Compagnia di Senigallia sono stati arrestati giovedì sera. In manette sono finiti Massimo Prota e Simone Ubertini, 35enni, accusati di falsi verbali d'arresto, peculato e detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Uno dei due militari si trova a Montacuto si da ieri sera. L'altro è agli arresti domiciliari. I due militari sono stati arrestati dai colleghi del comando provinciale di Ancona al termine di accurate indagini. Secondo la ricostruzione dei fatti, i due carabinieri in occasione di sequestri di droga avrebbero più volte trattenuto parte degli stupefacenti che avrebbero poi riutilizzato per "corrompere" soggetti terzi. Questo avrebbe portato anche ad arresti non legittimi.

Arresti che avrebbero portato ai due militari anche encomi ed incentivi. Le indagini ora stanno verificando anche i numerosi verbali di contravvenzione emessi dai due militari negli ultimi tempi. L'ipotesi è infatti che i due soggetti alterassero le contravvenzioni in cambio di denaro o altri favori. Le indagini coordinate dal procuratore Elisabetta Melotti e dal sostituto Marco Pucillo sono state affidate al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale.

"È un atto di grande fiducia nei confronti dei Carabinieri che le indagini siano state affidate all'Arma - ha detto il Colonnello Liviano Marino - si tratta di una sola pattuglia. Ovunque ci sono persone che sbagliano, ma si può ancora avere fiducia nei Carabinieri" "Il rispetto per la legalità è centrale. Il reato di aver falsificato dei verbali è particolarmente grave - ha spiegato il procuratore Melotti - perché incrina il rapporto di fiducia tra il giudice ed il pubblico ufficiale ed avrà ripercussioni su molti processi".



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Questo è un articolo pubblicato il 08-07-2011 alle 16:00 sul giornale del 09 luglio 2011 - 17859 letture