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Tragedia in montagna: precipita in un dirupo a Madonna di Campiglio, muore Massimiliano Caruso

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Ancora una vittima della montagna e stavolta la tragedia colpisce la spiaggia di velluto. Massimiliano Caruso, 51 anni, agente di commercio molto conosciuto in città, è morto sabato mattina mentre stava effettuando un'escursione sul Monte Spinale, sopra Madonna di Campiglio.

Caruso era in vacanza insieme alla fidanza e ad altri due amici ma quella mattina stava effettuando una escursione solo con la compagna. I due stavano scendendo lungo il sentiero di Colle Vallesinella, quando improvvisamente, all'altezza di un ghiaione, Massimiliano è scivolato precipitando in un dirupo. Un volo di oltre 100 metri, nell'unico tratto non protetto, sotto gli occhi della fidanzata. La donna, nonostante il forte stato di shock, è riuscita a mettersi in contatto con gli altri due amici, anche loro di Senigallia, che si trovano poco distante e che sono subito accorsi, e a chimare i soccorsi. In quota è arrivato il Soccorso Alpino che purtroppo non ha potuto fare altro che recuperare il corpo di Massimiliano, individuato oltre 100 metri sotto al punto di caduta. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Pinzolo-Madonna di Campiglio che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto. La fidanza, in stato di shock, è stata accompagnata insieme agli altri due amici, prima alla Malga Fevri e poi a valle.

Il sentiero che stava percorrendo la coppia, in discesa, non era particolarmente difficile e anche per questo l'incidente tragico del 51enne senigalliese può dirsi una assurda fatalità. Il percorso è indicato infatti come "facile" e "adatto per le famiglie" dalle guide turistiche e dalle indicazioni, non presenta rocce. Purtroppo il piede di Massimiliano è inciampato o scivolato su una ghiaia cadendo nell'unico punto del percorso non protetto.

La notizia della morte di Massimiliano Caruso ha subito raggiunto Senigallia, gettando nello sconforto tantissimi senigalliesi. Massimiliano, che lascia una sorella e la mamma, era molto conosciuto. Oltre che per la sua attività di agente di commercio, Massimiliano era un grande appassionato di sport. Amava la bicicletta, il rafting e la montagna. Tra le sue passioni c'erano anche il mare e il calcio, e proprio a pallone si divertiva militando in tanti campionati, sia amatoriali che Uisp. Grande rifoso del Milan, frequentava il Bar del Portone e per tutti era "il nino", il gigante buono.



Questo è un articolo pubblicato il 31-08-2019 alle 15:57 sul giornale del 02 settembre 2019 - 31347 letture