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‘Cake Star’, che confusione tra Fano e Pesaro. Lucarelli: “Chiamerò la produzione”

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Artisti del bignè fanesi che si spacciano per pesaresi. Monumenti dell’antica Fanum Fortunae inseriti nel montaggio come se si trovassero nella città di Gioacchino Rossini. Tre quarti del girato tra Lido, Pincio e zona industriale di Fano. Eppure tutto è stato trattato come se Pesaro si fosse mangiata la Città della Fortuna neanche fosse un semifreddo alla Moretta.

È uno strascico dolceamaro quello lasciato dall’ultima puntata di ‘Cake Star’, lo show itinerante di Real Time condotto da Katia Follesa e Damiano Carrara (ecco com'è andata). Venerdì sera la tappa a Pesaro, ma con due concorrenti fanesi su tre. Tanto che buona parte delle riprese non sono state di certo fatte in zona Palla di Pomodoro. Ma fin qui tutto bene. Perché in fondo – sulla falsariga dei ‘4 Ristoranti’ di Alessandro Borghese – l’intenzione era legittima e sacrosanta: incoronare e premiare la miglior pasticceria del territorio. Il problema sta, casomai, nell’approccio. Nel non voler specificare – per scelta, dato che accade in ogni episodio – che la gara è di portata provinciale, e non di certo cittadina. Così Fano è diventata Pesaro, e Pesaro – beh – è rimasta Pesaro. Una semplificazione dovuta ovviamente ai tempi e ai modi di una tv mordi e fuggi, ma che finisce per creare ben più di un imbarazzo.

Non per provincialismo, tantomeno per campanilismo. Ma girovagare indistintamente tra i luoghi, le spiagge e i monumenti di due città facendo finta che sia una soltanto finisce per ingannare anche lo spettatore stesso. Come quando, senza specificare nulla, si è passati dalle immagini di Pesaro all’Arco d’Augusto che – salvo improbabili revisionismi storici – appartiene certamente alla Fanum Fortunae di cui sopra.

Quella che però si sarebbe potuta limitare a una polemica doverosa - ma comunque fine a se stessa -, sta assumendo una dimensione ben più ampia. E non soltanto per le centinaia di commenti apparsi sui social che, se da una parte inneggiano alle due pasticcerie fanesi in gara – tra l’altro le prime due classificate –, dall’altra criticano aspramente il modus operandi del programma tirando fuori dal cilindro – talvolta – anche delle improbabili macchinazioni fantapolitiche che vedrebbero Pesaro manovrare e Fano subire. Il punto è che quanto accaduto non ha lasciato indifferente almeno una parte dell’amministrazione comunale fanese.

Lo dimostra il post pubblicato su Facebook dall’assessore al turismo e alle attività produttive Etienn Lucarelli, che con toni comunque garbati e cordiali ha annunciato che proverà a contattare la produzione di Cake Star. Quantomeno per una questione di chiarezza. “I miei complimenti – ha scritto Lucarelli - a Guerrino Pasticceria & Banqueting, Pasticceria Cavazzoni e Pasticceria Alberini Pesaro per la sfida di ieri sera nel programma Cake Star di Real Time. Oltre la loro bravura, anche tante immagini della nostra città, e momenti dedicati alla musica di Rossini e alla città di Pesaro”. Poi il post scriptum: “Guerrino e Cavazzoni sono tra le espressioni della miglior arte pasticcera fanese, come l’Arco d’Augusto, i Quadri (del molo di ponente in zona Lido, ndr), che rappresentano la storia e la tradizione della nostra Fano. Per essere chiari, e presto anche il produttore lo saprà, la nostra identità è preziosa. Ne andiamo fieri, e va chiamata col giusto nome”.

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Questo è un articolo pubblicato il 27-03-2021 alle 19:46 sul giornale del 29 marzo 2021 - 1749 letture