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comunicato stampa

Genitori chiedono il vegano nelle mense scolastiche: è scontro con il Comune

2' di lettura
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da Carla Tomasini
gruppo di genitori vegani


Rendiamo pubblica questa email dove il Sindaco di Senigallia rifiuta un menú vegano a un gruppo di famiglie che lo richiedono, violando la Costituzione nel diritto alla salute (art. 32 della Costituzione), diritto alla non discriminazione (art. 3 della Costituzione), diritto dei genitori a decidere l'educazione dei propri figli, specie su temi etici (art. 2 e 21 della Costituzione).

E contravvenendo alle "Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolatica" proposte dal Ministero della Salute che a pag. 22 cita testualmente "Vanno assicurate adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali".

Tutto questo accade alla fine dell'anno scolastico in corso, quando la domanda è stata presentata all'inizio dell'anno. Inoltre le motivazioni addotte sono alquanto confuse: si parla di troppe nuove tendenze alimentari da soddisfare come i LOCATARIANI o gli ECOTARIANI (si tratta di gruppi di consumatori catalogati dal mercato per ragioni meramente statistiche e inesistenti ai fini pratici), oppure di MACROBIOTICI e CRUDISTI (che esistono da moltissimi anni, ma sono stili alimentari sconsigliati in età pediatrica).

Nei comuni limitrofi, grandi o piccoli (Ancona, Jesi, Chiaravalle, Serra de' Conti, per citarne alcuni) È CONTEMPLATO IL MENÙ VEGANO.
Ricordiamo inoltre che il numero dei bambini vegani è in netto aumento ed è uno stile alimentare considerato salutare e vantaggioso rispetto a quello onnivoro dall'ADA (American Dietetic Association; 2015).
Il Comune di Bologna ha infatti provveduto creando 2 possibili scelte di menù scolastico: onnivoro (il più salutare, biologico, locariano ed ecotaariano possibile) e vegano (dove rientrano non solo vegani, ma anche vegetariani, musulmani, induisti, intollleranti al latte...), essendo i due tipi di menù ormai più richiesti.

Indipendentemente dalle abitudini alimentari o dalle scelte etiche di ciascuno è un abuso negare un diritto laddove la legge lo sancisce.
È ritenuta una violazione dei propri diritti da parte di queste famiglie, almeno quanto potrebbe esserlo obbligare dei bambini musulmani al consumo di maiale o impedire il catechismo a dei bambini cattolici (per rendere l'idea di quanto sia forte l'impatto psicologico per chi ha fatto questa scelta).

Come famiglie continuiamo a credere nella scuola pubblica e nel cambiamento di questo paese.
Con la speranza che le istituzioni comprendano meglio le ragioni di questi cittadini e che si aprano al dialogo per trovare insieme una soluzione, attendiamo un esito favorevole a questa vicenda.

Nel volantino la risposta del sindaco


Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-04-2016 alle 10:37 sul giornale del 30 aprile 2016 - 6257 letture