contatore accessi

x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > SPETTACOLI
articolo

'La Fiera di Sinigaglia' di Goldoni per la prima volta a Senigallia, 'La storia per il rilancio della nostra fiera'

3' di lettura
2096

di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


A Senigallia un evento culturale unico ed importante. ‘La Fiera di Sinigaglia’, l’opera su libretto di Carlo Goldoni con la musica del napoletano Domenico Fischietti, in scena per la prima volta nella città che la ispirò.

Il 4 giugno infatti, grazie al lavoro filologico degli studenti del Corso di Laurea in Musicologia dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma che, sotto la guida del professore Franco Piperno, hanno recuperato e trascritto il capolavoro ritrovato di Goldoni, il teatro La Fenice ospiterà la prima ripresa moderna de ‘La Fiera di Sinigaglia’.

L’opera, presentata dall’Orchestra MuSa Classica diretta dal Maestro Francesco Vizioli in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma, si apre sulla piazza di Senigallia durante l’ultimo giorno di fiera ed inserisce, nel contesto commerciale e ambientale della fiera franca, momento di scambi e incontri tra i più importanti del Settecento italiano, le consuete trame amorose del genere umano.

La fiera di Senigallia è un po’ il simbolo di una fiera mercantile settecentesca- conferma il professore Franco Piperno- ed è interessante l’esistenza di un libretto d’opera che ha per argomento proprio questa fiera”. “Ma- prosegue- lo è ancora di più il fatto che Goldoni l’abbia concepita per un pubblico non marchigiano tanto che la ‘Fiera di Sinigaglia’, opera del 1760, fu rappresentata, per la prima volta, a Roma in occasione del carnevale di quell’anno e, poi, a Bologna, Torino, Monaco di Baviera, Madrid e Lisbona”.

Non si hanno testimonianze di rappresentazioni in città italiane ed europee e, sicuramente, fino ad ora, ‘La Fiera di Sinigaglia’ non è mai stata rappresentata nella città che la ispirò.

Pertanto l’evento, in programma il 4 giugno, rappresenta “un appuntamento culturale unico ed importante per la città- sottolinea l’assessore alla cultura Simonetta Bucari- da una parte permette di recuperare un’opera poco nota e dall’altra di valorizzare la nostra storia”.

“I
l lavoro di ricerca svolto nel 2008 poteva concludersi lì, invece -sottolinea il sindaco Maurizio Mangialardi- grazie al professore Piperno, che si è dimostrato subito sensibile alla nostra volontà di rappresentare l’opera a Senigallia, l’Università La Sapienza di Roma, ed il lavoro svolto da coloro che operano nell’ambito del progetto MuSa, siamo riusciti a recuperare un pezzo importante della nostra storia, riportando alla luce i legami e le relazioni con le città e i popoli dell’altra sponda dell’Adriatico. Legami e relazioni che oggi risultano più che mai attuali nell’ambito della Macroregione Adriatico-Ionica".

"Di sicuro-
conclude il primo cittadino con l'appoggio dell’assessore con delega ai progetti europei Chantal Bomprezzi- la rappresentazione di quest’opera costituisce un’importante vetrina per la nostra città e, al di là di come andrà la nostra partecipazione ad un bando per la richiesta di finanziamenti, auspichiamo che, attraverso la riscoperta delle nostre radici e il recupero delle atmosfere europee che si respirano nell’opera, si possa iniziare a lavorare nell’ambito della Macroregione a favore del rilancio della nostra Fiera”.





Questo è un articolo pubblicato il 29-03-2016 alle 15:52 sul giornale del 30 marzo 2016 - 2096 letture

All'articolo è associato un evento