Il Tar delle Marche non salva i punti nascita di San Severino e Fabriano

Gravidanza, nascita, parto 2' di lettura 20/02/2016 - Il Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha respinto tutti i ricorsi presentati contro la chiusura dei Punti nascita negli ospedali di San Severino Marche e Fabriano.

La prima sezione del Tar, presieduta da Maddalena Filippi e composta dal consigliere Tommaso Capitanio quale estensore e da Francesca Aprile quale primo referendario, ha detto no alle domande cautelari decidendo di compensare le spese della fase del giudizio.

Il Comune di San Severino Marche aveva presentato ricorso tramite l’avvocato Simona Tacchi, dello studio legale Cavallaro, chiedendo l’annullamento della determina regionale n. 913 del 24 dicembre 2015 con la quale, di fatto, è stata disposta la chiusura anche del Punto nascita dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. Il Tar Marche aveva emesso, il 1 febbraio scorso, un primo decreto di rinvio alla camera di consiglio del 19 febbraio “per la trattazione collegiale dell’istanza” nel corso della quale sono stati discussi insieme, seppure con sentenze separate, anche i ricorsi presentati dal Comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale settempedano e quello del Comune di Fabriano.

Nella sentenza del Tar delle Marche, per quanto riguarda San Severino, viene sottolineato che “non si è in presenza di una situazione limite visto che il numero medio di parti registrato negli ultimi anni presso il “Bartolomeo Eustachio” non si avvicina in alcun modo al parametro minimo fissato dagli atti programmatori adottati in sede statale e regionale”.

Rispondendo al ricorso del Comune di San Severino Marche in merito alla sicurezza per mamme e nascituri, il Tar nella stessa sentenza specifica: “Quanto ai paventati rischi per la salute delle madri e dei nascituri, per un verso sono del tutto indimostrate le obiezioni relative alla mancata attivazione dello Stam e dello Sten, per altro verso le eventuali esigenze di ammodernamento strutturale dell’ospedale di Macerata non precludono di per sé l’incremento dell’attività del Punto nascita fatto salvo, ovviamente, il rispetto delle norme di sicurezza”.

Dopo la pubblicazione dell'esito, il comitato per difesa dell'ospedale B. Eustachio di San Severino ha annunciato che si rivolgerà al Consiglio di Stato. "Non molliamo di certo ora" hanno scritto su Facebook i membri del comitato. (ndr)






Questo è un articolo pubblicato il 20-02-2016 alle 11:51 sul giornale del 22 febbraio 2016 - 2364 letture

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