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Arrestato Alessio Abram, i centri sociali e la Polisportiva Assata Shakur si mobilitano per liberarlo

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Protestano sotto il palazzo Rai i centri sociali anconetani e la Polisportiva Antirazzista Assata Shakur per l’arresto di Alessio Abram. Il suo reato, essersi dimenticato sette volte nell’arco di vent’anni di firmare per entrare allo stadio in quanto daspato.

Per questo, dopo essere stato prelevato venerdì a casa mentre stava pranzando, dovrà scontare quattro anni di reclusione. E i tempi legali non sembrano permettergli di lasciare le sbarre prima dei prossimi due mesi. Sergio Sinigaglia lo definisce un “fatto gravissimo e inaccettabile. Siamo determinati a far si che la sua permanenza in carcere sia minima”. Infervorata Silvana Pazzagli, che si dice pronta a tutto per liberare il compagno: “Abbiamo già ricevuto il sostegno di altre realtà italiane e abbiamo intenzione di realizzare altri presidi”. Intanto una prima iniziativa a suo favore è la partecipazione degli amici alla partita dell’Assata Shakur a Porto Recanati con lo striscione “Gli ideali non si arrestano, Alessio libero”.





Questo è un articolo pubblicato il 14-11-2015 alle 17:14 sul giornale del 16 novembre 2015 - 4378 letture