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Max ostaggio al Bataclan: 'Sto bene, sono salvo'. Miracolato 5 volte

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E' riuscito a telefonare ai familiari e a mettere fine ad un incubo durato per ore. Massimiliano Natalucci, 45 anni, il senigalliese che si trovava al Bataclan insieme alla amica Laura Apolloni, è tra i sopravvissuti degli attacchi terroristici di venerdì notte a Parigi.

Appresa in diretta la notizia degli attacchi in corso a Parigi venerdì sera, i familiari di Massimiliano hanno vissuto ore di angoscia. Mentre arrivavano dai telegiornali le prime drammatiche immagini e notizie sommarie, nessuno riusciva a mettersi in contatto con i due senigalliesi.

Intanto le notizie delle stragi, dei morti e della presa in ostaggio degli spettatori del Bataclan. Dopo ore di ansia e di angoscia è arrivata ai genitori di Massimiliano la telefonata tanto attesa e dalla sua viva voce. "Sto bene, sono salvo". Sono le prime parole pronunciate da Massimiliano, che dopo essere uscito dal teatro grazie al blitz della Polizia francesce, seppure lievemente ferito, è riuscito a telefonare ai familiari.

Anche se comprensibilmente sotto shock i due senigalliesi stanno fisicamente bene, hanno riportato solo ferite lievi e si trovano ora in un ospedale parigini per essere curati.

"Ha vissuto un'esperienza terribiele -ha riferito il padre di Max, Massimo Natalucci- al telefono mi ha detto di aver avuto a tre metri di distanza uno degli attentatori. E' stato all'interno del teatro in ostaggio per tutto il tempo, fino a quando le teste di cuoio sono riuscite ad entrare e a fare usciti i superstiti". Max ha riportato una lieve ferita ad una gamba ed è stat dimesso dall'ospedale.

Ora si trova in albergo, e ha bisogno di riposo. Ancora da chiarire la tempistica del rientro di Massimiliano. Il senigalliese, che da anni vive all'estero, sarebbe dovuto ripartire martedì alla volta di Belgrado, dove ora lavora. Stava trascorrendo qualche giorno di vacanza a Parigi con la sua amica storica Laura. Anche per lei era previsto il rientro a Senigallia martedì. La donna, che è stata operata, dovrà però restare ancora qualche giorno in ospedale.

Intanto la sorella di Max, Federica racconta della protezione di Papa Woytila, che avrebbe salvato Massimiliano nella sua vita per ben cinque volte. Max, che a 8 anni ricette il bacio di Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, a 15 anni scampò ad un'altra strage, quella dell'Heysel, dove si trovava con il padre e uno zio. Poi scampò ad atri due incidenti e nel 1989 si salvò da un incidente stradale in cui persero la vita tre giovani senigalliesi. L'auto con i ragazzi finì in acqua nel porto. Max era sceso dall'auto pochi minuti prima.



Questo è un articolo pubblicato il 14-11-2015 alle 09:25 sul giornale del 16 novembre 2015 - 9707 letture