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Lunedì suona la campanella per quasi 4.000 alunni, novità sulla distribuzione di stranieri

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it


Marisa Campanelli e Mario Bucci

Lunedì 14 settembre le scuole riaprono per 3.973 alunni dalla materna fino alla scuola media: tanti sono gli iscritti in tutti gli istituti comprensivi jesini che tornano sui banchi di scuola e vi siedono per la prima volta.

Quest'anno una novità, nella delicata questione della distribuzione dei bambini stranieri, ossia che non parlano la lingua italiana ed il cui inserimento ha necessità di essere omogeneo nel territorio ed aiutato dal sostegno.

Ad illustrare il progetto attivato a Jesi in accordo con le scuole jesine, l'assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli, che ha lavorato molto con il Miur e le dirigenze scolastiche locali per raggiungere una sorta di accordo. "Non vincolante", come spiega l'assessore -  perchè le scuole saranno libere di scegliere se aderire o no. Noi lo consigliamo perché è una politica importante ed incisiva in termini di qualità dell'integrazione sociale. Distribuire meglio i bambini che non parlano la lingua italiana sin dalla materna, significherà avere alle elementari bambini già pronti ad apprendere con minor fatica e più integrati".

L'accordo, al quale hanno già risposto in maniera affermativa gli istituti comprensivi "Lorenzo Lotto" e "Carlo Urbani", in attesa la delibera del "San Francesco" che si riunirà in questo mese, prevede l'ammissione del 5% di bambini stranieri provenienti da altri istituti.

Dopo la proposta agli istituti comprensivi, sono gli uffici preposti del comune a contattare le famiglie di stranieri presenti in città (per esempio dalle liste di attesa di ammissione alla scuola materna) per offrire loro l'opportunità di spostare il proprio figlio dalla scuola del quartiere ad un'altra, con l'opportunità di usufruire gratuitamente del trasporto e, dove previsto, del servizio mensa. Finora hanno aderito 25 famiglie, e 25 bambini saranno inseriti in classi di scuole fuori dal loro rione di residenza.

Ma noon è tutto: "C'è un flusso continuo nel corso dell'anno scolastico, perciò i bambini inseriti successivamente saranno distribuiti secondo il criterio del 5% di disponibilità degli istituti comprensivi, seppur in classi già formate. Abbiamo cercato un sistema per rendere omogenea la distribuzione con non poche difficoltà, ma questo è un bel passo avanti per cercare di arginare e difficoltà di integrazioni dovute dalla non conoscenza della lingua italiana. Il Miur parla di un 30% di presenza straniera nelle classi, ma vista la massiccia immigrazione di questi ultimi periodi non sarà più possibile tornare a quella soglia", spiega l'assessore Campanelli.

Altra considerazione parte dalla lettura dei numeri, come aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Mario Bucci, presente in conferenza per illustrare i lavori ultimati e quelli in corso agli edifici scolastici: "Il rapporto tra nati e morti è indicativo, e se le nascite in Italia sono calate tantissimo, è normale che altre percentuali salgano".

Per dare alcuni numeri, forniti dagli uffici dell'assessorato ai servizi educativi del comune, 1.102 sono i NUOVI iscritti di questo anno scolastico alla data del 7 settembre, di cui 224 sono stranieri (circa il 20%), così distribuiti: 

Istituto comprensivo SAN FRANCESCO: 86 di cui 12 stranieri (13%) 

Istituto comprensivo CARLO URBANI: 112 di cui 2 stranieri (meno del 2%)

Istituto comprensivo LORENZO LOTTO: 92 di cui 20 stranieri (circa 21%)

Istituto comprensivo FEDERICO II: 76 di cui 14 stranieri (20%)

Alla primaria Collodi (istituto comprensivo San Francesco ha aderito al Patto scuola) sono stati inseriti 3 bambini le cui famiglie hanno accettato il trasferimento dalla primaria Garibaldi, una delle scuole con il più alto numero di stranieri in classe.

Per leggere correttamente questi numeri, occorre tener conto di due fattori: la locuzione "straniero" non fornisce indicazioni sullo stato di conoscenza della lingua italiana, cosa nota solo agli insegnanti che seguono direttamente gli studenti. Questi numeri muteranno nel corso dell'anno per gli inserimenti di nuovi alunni provenienti dai flussi migratori e dalla distribuzione secondo il Patto scuola, da un istituto comprensivo all'altro.



Marisa Campanelli e Mario Bucci

Questo è un articolo pubblicato il 11-09-2015 alle 23:00 sul giornale del 12 settembre 2015 - 1757 letture