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Montemarciano: operazione 'Transilvania', due rumeni arrestati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione

3' di lettura
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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


Al termine di una delicatissima attività investigativa denominata “Transilvania”, avviata a seguito del tentato omicidio di un rumeno avvenuto la notte del 21 luglio a Senigallia, i carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno eseguito il fermo di indiziati di delitto nei confronti di due rumeni.

Si tratta di C.C.I. e M.G.A., rispettivamente di 31 anni e 25 anni, originari di Sighetu Marmatiei nella regione della Transilvania, che ora dovranno rispondere dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Per il tentato omicidio avvenuto a Senigallia, infatti, il 23 luglio a Bologna, i carabinieri del Nucleo Operativo di Senigallia avevano arrestato due rumeni, rispettivamente di 25 e 27 anni, identificati come gli autori dell’aggressione con un coltello a serramanico.

Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, i due, giunti in via Podesti con una Volkswagen Polo, avevano affrontato altri due connazionali, appena scesi da una Peugeot 206. Uno di loro, accortosi dell’arrivo dei malintenzionati, armati di coltello, era riuscito a darsi alla fuga mentre l’altro era stato bloccato ed accoltellato all’emitorace destro riportando una grave lesione da taglio giudicata guaribile in 40 giorni.

Le indagini, che avevano consentito ai militari di raccogliere nei confronti dei due rumeni gli elementi di prova circa il tentato omicidio, avevano anche fatto emergere che all’origine dell’accoltellamento vi era un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo della prostituzione su strada.

Pertanto gli accertamenti sono proseguiti per circa quattro settimane, durante le quali i carabinieri hanno seguito ogni passaggio tramite sofisticate tecnologie. Al termine dell'operazione 'Transilvania' hanno appurato che i due indagati fanno parte di un gruppo criminale rumeno dedito allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione di giovani connazionali avviate al meretricio sulla Statale Adriatica da Marina di Montemarciano al Ciarnin di Senigallia. Non solo. Quando la clientela era facoltosa e disponibile a pagare di più le giovani rumene dovevano rendersi disponibili a consumare l’atto sessuale anche in casa tanto che i due, che costringevano le donne a chiedere sempre di più ai clienti abituali disponibili a pagare per una notte fino ad oltre 1000 euro e muniti di auto di lusso, avevano preso in affitto un appartamento sul lungomare di Marina di Montemarciano. Nei periodi favorevoli, addirittura, i clienti venivano scaglionati ad orari nel corso della serata.

I due rumeni, che in ogni caso costringevano le donne ad esercitare su strada anche quando erano in atto i controlli delle forze dell’ordine, consigliando loro di nascondersi dietro le aiuole in attesa che i Carabinieri andassero via, dopo alcuni controlli svolti nei giorni scorsi dai militari della stazione di Montemarciano, hanno però deciso di far perdere le loro tracce. Si erano così organizzati per partire alla volta della Germania ma i militari in borghese, dopo un mirato servizio di osservazione, li hanno bloccati sulla Statale Adriatica mentre con l’auto carica di valigie stavano cercando di raggiungere lo svincolo per l’autostrada.

La Volkswagen Sharan è stata sottoposta a sequestro ed i due, arrestati con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, sono stati accompagnati nella casa circondariale Montacuto di Ancona in attesa della convalida dei fermi.



Questo è un articolo pubblicato il 10-09-2015 alle 12:41 sul giornale del 11 settembre 2015 - 2108 letture