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Cattedra al prof no global: l'Unione Civica si ribella

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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Nicola Mancini

Ha creato polemica, soprattutto fra esponenti politici di area centro destra, la notizia dell'assegnazione di una cattedra al liceo scientifico Medi a Nicola Mancini, esponente di spicco del centro sociale Mezza Canaja e dell'Arvùltura.

La nomia di Mancini, che naturalmente ha vinto un concorso pubblico, ha suscitato le proteste di alcuni esponenti politici che hanno affidato ai social network le proprie rimostranze. Il consigliere comunale Roberto Paradisi, in particolare ha espresso così il proprio pensiero. "Avrei più di una difficoltà a mandare mio figlio tra i banchi di scuola a imparare il pensiero critico se in cattedra salisse il giovanotto divenuto professore che ha fatto lanciare contro il papà bombe carta, pigne, uova ... stordendo due ragazzi, colpendo una bimba di quattro anni, ustionando delle persone pacifiche. Che pena questo Paese. Che fine ha fatto la nostra cultura?".

Il riferimento è agli scontri in piazza avvenuti nel maggio scorso quando il leader leghista Matteo Salvini venne a Senigallia proprio per sostenere la candidatura a sindaco di Roberto Paradisi. In realtà nessun genitore, ad oggi, ha presentato formalmente rimostranza o protesta nei confronti degli enti scolastici e molte sono state, sempre sul web, le testimonianze di solidarietà nei confronti di Mancini. Il principio, abbracciato da molti, è che "non si può giudicare l'operato di un insegnante a priori".

Anche la neoparlamentare Beatrice Brignone è intervenuta sull'argomento con un post affermando.. "Però sono certa che se cialtronava inesistenti teorie gender andava benissimo. La mia solidarietà a Nicola".



Nicola Mancini

Questo è un articolo pubblicato il 08-09-2015 alle 22:28 sul giornale del 09 settembre 2015 - 6716 letture