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Senigallia Bene Comune: 'Riaprire con la massima urgenza il collegamento tra il fiume Misa e la darsena'

3' di lettura
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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


“Riaprire con la massima urgenza il collegamento tra il fiume Misa e la darsena e realizzarne altri ai lati del vecchio porto canale al fine di aumentarne la portata di smaltimento delle ondate di piena del fiume Misa”.

E’ quanto chiede il consigliere comunale di ‘Senigallia Bene Comune’ Giorgio Sartini, con l’appoggio di tutta la lista, al sindaco Maurizio Mangialardi ed alla sua giunta attraverso la mozione ‘Mancato adempimento delle prescrizioni del Ministero competente in relazione ai lavori di ristrutturazione e miglioramento del porto turistico’ inviata al presidente del Consiglio Comunale affinchè venga inserita nell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale.

Chiudere lo sbocco verso la darsena, durante i lavori al Porto, con una decisione non prevista nel progetto iniziale, è stato un errore- annuncia il consigliere Giorgio Sartini con l’appoggio dell’ingegnere Vito Macchia- Il mantenimento dell’apertura di collegamento tra il fiume e la darsena avrebbe costituito una naturale cassa di espansione e, come tale, idonea a ridurre i picchi di piena del fiume”.

Infatti, secondo Senigallia Bene Comune, “in occasione degli eventi alluvionali del 3 maggio 2014 si è avuta un’esondazione diretta del fiume Misa sulla sponda destra, in corrispondenza del punto dove si sarebbe dovuta realizzare la porta mobile Vinciana ed il 10-15% dell’ondata di piena del Misa sarebbe potuto passare nel passaggio preesistente”.

Ma, “ipotizzando che verso la darsena potesse andare solo il 5% della massa d’acqua in arrivo- sottolinea l’ingegnere Giuseppe Fornarolie tenendo conto che sotto i ponti cittadini possono passare 675 mc/sec, è evidente che ogni minuto sarebbero potuti andare verso la darsena 2.025 mc di acqua. Un volume corrispondente a quello di 6 appartamenti di oltre 100 mq. In due ore, il tempo medio delle ultime tragiche piene, si sarebbe trattato di un volume pari a 720 appartamenti di oltre 100 mq dove vivono 4 persone ognuno, per cui sembrerebbe che possano essere coinvolti 2.880 cittadini circa. Dato però che il costruito è solo una parte dell’ambiente cittadino, diciamo un quinto, si tratta di un coinvolgimento, nel caso della chiusura indebita della darsena, di circa 576 persone”.

Pertanto- conclude la lista Senigallia Bene Comune che chiederà l’intervento della Procura, della Corte dei Conti e del Prefetto- si tratta di una differenza cospicua di potenziali vittime fra le persone che abitano nel centro storico, che possono essere coinvolte o no da future alluvioni a seconda che la piena trovi o no sbocchi laterali nel tratto finale del vecchio porto canale. Ed è quindi evidente che non solo è colpevole la chiusura dell’esistente sbocco naturale ma che è auspicabile la riapertura di questo e la realizzazione di altri sbocchi laterali, su entrambi i lati del vecchio porto canale per aumentare la portata di smaltimento delle future ondate di piena”.



Scarica il pdf La mozione integrale
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Questo è un articolo pubblicato il 05-09-2015 alle 15:53 sul giornale del 07 settembre 2015 - 2287 letture