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Morto il papà che si è dato fuoco al Tribunale dei Minori

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ospedale di Torrette di Ancona

Non ce l'ha fatta F.d.L. Il bodyguard 43enne barese e da anni residente a Pesaro si è spento dopo due giorni di agonia. Non era riuscito a sopportare l'idea di perdere il figlio per una decisione del Tribunale dei Minori di Ancona.

L'uomo non sarebbe stato nuovo a tentativi di suicidio che avevano portato i giudici a decidere di affidare ad un'altra famiglia il bambino. Così, secondo la ricostruzione dei Carabinieri del Norm della Montagnola, l’uomo avrebbe raggiunto il capoluogo in sella ad uno scooter per darsi fuoco, utilizzando una bottiglietta di solvente, dentro al palazzo di via Cavorchie. Non è dunque bastato l’intervento eroico della guardia giurata di servizio che ha subito tentato di smorzare le fiamme con un estintore. Le ustioni di primo e secondo grado che coprivano il 90% del corpo non gli hanno consentito di superare il sabato notte.

L’udienza per decidere se restituire o meno la patria potestà all’uomo si sarebbe dovuta tenere il 18 agosto, ma quelle spaventose parole su facebook – “Addio, amore di papà” – hanno lasciato definitivamente solo un bambino di sei anni.



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Questo è un articolo pubblicato il 02-08-2015 alle 12:03 sul giornale del 03 agosto 2015 - 1268 letture