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comunicato stampa

Candidati regionali e buona scuola: evento organizzato dal Centro Iniziativa Democratica Insegnanti

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da Centro di Iniziativa Democratica

Il Centro Iniziativa Democratica Insegnanti

Facendosi portavoce di un più ampio gruppo di insegnanti dei vari ordini di scuola della zona di Jesi, la sede locale del C.I.D.I. (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) invita i candidati alle prossime elezioni regionali ad un incontro presso l’Ostello di Villa Borgognoni, martedì 26 maggio alle ore 18, per confrontarsi sulla loro idea di scuola e in particolare sul DDL “La buona Scuola” attualmente in discussione al Parlamento.


Il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti è un’ associazione di docenti di tutti gli ordini di scuola e di tutte le discipline con sedi su tutto il territorio nazionale. Obiettivo prioritario dell’associazione è quello di contribuire a valorizzare la scuola pubblica, democratica, inclusiva, sempre più preparata culturalmente e vicina agli interessi di bambini e bambine e di ragazze e ragazzi.

Con questa iniziativa si propone di sensibilizzare e responsabilizzare coloro che si candidano ad amministrare la nostra Regione sul tema attuale e delicatissimo della scuola, e di approfondire ed estendere al maggior numero possibile di cittadini la conoscenza dei contenuti e delle criticità della riforma in corso di approvazione.

I promotori ritengono infatti che l'altissima adesione allo sciopero del 5 maggio scorso e l'ampia mobilitazione che sta proseguendo nelle più varie forme, sia l'espressione di una autentica preoccupazione per il futuro della scuola pubblica e non possa e non debba essere letta solo come una difesa, pur legittima, dei diritti e delle condizioni di lavoro di una categoria professionale.

Preoccupa che il governo pretenda una delega in bianco su aspetti fondamentali, perchè se i cambiamenti non sono largamente condivisi e fondati su una idea forte di scuola, dovremo continuare ad aspettarci, per gli anni a venire, pseudorifrme senza le risorse necessarie alla piena attuazione ad ogni cambio di governo, che aggiungeranno confusione a confusione senza risolvere i problemi, come quelle a cui abbiamo assisitito negli ultimi decenni.

Preoccupa profondamente che si affermi “Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra scuola” e che quindi si debba ricorrere ai privati, perchè le tasse che ciascun cittadino paga dovrebbero essere destinate a garantire una scuola di qualità a tutte le bambine e a tutti i bambini, nella misura necessaria, e non nei limiti “delle risorse disponibili ”: le risorse disponibili sono quelle che lo Stato decide, sulla base di scelte di bilancio che sono scelte politiche.

Preoccupa che si vada sempre più verso una separazione tra alunni cosiddetti normali e quelli con Bisogni Educativi Speciali, separazione che passa per un livello di sanitarizzazione sempre più alto e per un affidamento sempre più frequente a centri specializzati, mentre le risorse per insegnanti di sostegno si vanno assottigliando e con esse le possibilità di una reale integrazione e inclusione.

Preoccupa che la valutazione a tutti i livelli venga sempre più associata ai concetti di premio e sanzione e non finalizzata a migliorare gli strumenti didattici, che il valore della competizione si affermi su quello della cooperazione, penalizzando quel lavoro di team che è uno dei punti di forza della scuola di base e che andrebbe promosso maggiormente anche negli altri ordini di scuola anziché penalizzato.

Questi aspetti ed altri allarmano tanti insegnanti, perchè hanno a che fare con il livello di democrazia e di coesione sociale di questo Paese e non semplicemente con il loro carico di lavoro e con i loro diritti sindacali. Non si vuole difendere e preservare lo status quo, ma chiedere con forza una scuola davvero buona, davvero migliore, in quanto più inclusiva e capace di andare incontro ai bisogni dei più deboli, coerentemente a quanto afferma la nostra Costituzione.



Il Centro Iniziativa Democratica Insegnanti

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-05-2015 alle 16:32 sul giornale del 23 maggio 2015 - 930 letture