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Polpette con chiodi e vetro, è allarme a Pescara e Montesilvano. Ecco le zone a rischio per i proprietari di cani

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Le prime segnalazioni sono arrivate il mese scorso, e lo scenario che si è presentato ai volontari della Lav Pescara è inquietante: in una zona ben circoscritta tra il capoluogo adriatico e Montesilvano, ignoti hanno piazzato bocconi avvelenati, riempiti di chiodi, vetro e sostanze tossiche letali per gli amici a quattro zampe.

Ce n’è abbastanza per alzare il livello d’attenzione, visto che i casi di avvelenamento, a quanto pare, nelle ultime settimane si sono ripetuti con una certa frequenza. Come segnalato dagli operatori della Lav, l'area interessata risulta particolarmente frequentata dai proprietari di cani, visto che parliamo di Strada Parco e pineta, soprattutto nella zona di confine tra Pescara e Montesilvano, a ridosso di Santa Filomena.

"Diverse persone ci hanno riferito di cani morti o intossicati in maniera seria – riferisce la responsabile territoriale Antonella Agostini -, e un punto particolarmente critico risulta l’area di sgambamento di via Mantova, a Montesilvano, dove tra l’altro è stato affisso un cartello per mettere in guardia i proprietari”.

Dopo il primo allarme partito dalla Lav, il problema è stato rilanciato con un esposto dall’Associazione Codici, che oltre alla tutela dei diritti del cittadino da qualche mese ha esteso l'attività aprendo uno sportello dedicato agli animali.

Nel condannare con fermezza un atto barbaro e incivile, Lav e Codici spiegano come questa situazione sia favorita dallo stato di completo abbandono in cui versano molte delle zone interessate. Da qui, l’appello alle amministrazioni comunali di Pescara e Montesilvano a provvedere al più presto al ripristino delle condizioni igieniche ottimali nelle aree in cui, evidentemente, si muovono personaggi senza scrupoli, decisi a eliminare fisicamente i cani.

Nel ricordare come l’uccisione e il maltrattamento di animali sono reati puniti dal Codice penale anche con pene detentive, i volontari raccomandano alle persone che frequentano le aree interessate a fare particolare attenzione e a segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni sospette.

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Questo è un articolo pubblicato il 19-05-2015 alle 17:20 sul giornale del 20 maggio 2015 - 3552 letture